Diario di A. L’angolo delle risposte
Tutte le volte che mi sono trovata di fronte ad un cambiamento, mi sono armata di coraggio.
Mi sono tirata su le maniche e mi sono ripetuta che, in fondo, se stava succedendo, era meglio così. Intendo che, nella vita, preferisco e ho sempre preferito mantenere uno spirito fatalista ed è forse nell’accettazione del nuovo, dell’inaspettato che poi ho registrato i risultati migliori. Una volta superata l’iniziale diffidenza, mi sono resa conto che questo continuo oscillare che ci regala l’esistenza corrisponde, spesse volte, a quello che, più comunemente, chiamiamo crescita.
Predisporsi alle novità, ho constatato con gli anni, non è sempre così immediato o facile, neppure quando la prospettiva ci conduce verso qualcosa che ci piace. Tocca uscire, comunque, dalla propria comfort zone e costa, in ogni caso. Devo, tuttavia, ammettere – lo ribadisco – che i risultati migliori e più soddisfacenti li ho ottenuti proprio quando mi sono imposta di non tirarmi indietro. Il motto è ‘avanti tutta!’, quindi e, tutto sommato, penso che funzioni…
Un caro saluto, Livia
Premetto: detesto i cambiamenti. Odio perdere il controllo.
Mi ritengo, in generale, una persona metodica e conservativa.
Casa ordinata, stile di vita ordinato, matrimonio… beh, quello ho provato a renderlo ordinato ma, perché accada, bisogna essere in due. Intendo: ‘remare dalla stessa parte‘ e, invece, a quanto pare, eravamo rivolti, senza accorgercene, in direzioni diverse.
Ecco, questa è la mia nota stonata ed è così perché, inevitabilmente, coinvolgeva, oltre me, qualcun altro.
Penso che non ci si debba accontentare, no ma che l’equilibrio serva. Sono convinto aiuti e che regali qualità. La ripetizione è fatta di rituali, liturgie che, in fondo, servono a farci ritrovare e mai e poi mai sarei disposto a rovesciare tutto per… Boh, penso, per nessuna ragione al mondo. Meglio poco oggi ma certo, o molto domani ma con un tappeto di dubbi allegato? Per me, la risposta è una sola.
Probabilmente il mio punto di vista suonerà discutibile, l’atteggiamento chiuso ma, lo ammetto, Io mi trovo bene così!
Attilio
Salve! Io sono pro–cambiamento, comunque.
Non sopporto le situazioni di ristagno e anche quando tutto va bene; anzi, quando le cose vanno ‘troppo’ bene, finisco per annoiarmi. Insomma, lo ammetto, l’affidabilità non è il mio forte ma che volete farci, non possiedo il senso d’affezione, evidentemente. Il che facilita le cose, nel momento in cui è ora di voltare pagina.
Del resto, sono cresciuto con due genitori che, per lavoro, mi hanno messo nella condizione perenne di viaggio. L’adolescenza l’ho trascorsa con le valige in mano e questo mi ha portato a sentirmi non un senza patria; piuttosto, un cittadino del mondo. Fatto che, di per sé, non mi dispiace.
Sono vissuto in posti talmente diversi… e da ciascuno ho imparato. Certo, ogni volta che mi pareva il momento di mettere radici mi sradicavano nuovamente e si ricominciava tutto daccapo. Nuove scuole, nuovi amici, nuovi posti di riferimento… in parte è stancante, in parte elettrizzante. Dipende da come si considera la questione. In ogni caso, il carattere si forgia, nel bene e nel male.
Pensandoci bene, forse l’unica cosa a cui non rinuncerei, ad oggi, è proprio l’opportunità di cambiare…
Enzo
“Fermate il mondo, voglio scendere!“
Già l’idea di rivedere i vestiti nell’armadio mi terrorizza. Figuriamoci il pensiero di cambiare compagno o, peggio, casa. Ci ho messo anni a stabilire chi volevo essere, come volevo essere e come doveva essere il mondo intorno a me.
Anni, trascorsi ad abituarmi ai difetti dei colleghi; ad accettare e tollerare, soprattutto, gli atteggiamenti dei parenti, in specie quelli più stretti. Stagioni intere, per capire quali erano gli amici di cui potermi fidare; chi mi piaceva, realmente; con chi avevo motivi di conversazione o di scambio.
Ripeto, tempo – tanto tempo – soprattutto per conoscere me: i gusti, i sogni, le aspettative… E tutto ciò, per me, ha un valore e che mai vorrei considerare sprecato. La mia vita, quella di adesso, me la sono conquistata man mano e non penso che accetterei mai di rinunciarci.
Non mi spaventa decidere ma non mi va di abdicare a scelte, oramai consolidate.
Parere personale, sia chiaro! Emma