“E il naufragar m’è dolce in questo mare…”

“E il naufragar m’è dolce in questo mare…”

Già, benché l’argomento, tutto sommato, sia effimero, ci tocca scomodare il ‘buon’ Leopardi. Del resto, l’ultimo verso dell’Infinito, si presta. Sembra, cioè, scritto apposta per commentare quel che succede, proprio di questi tempi, in tv e, a ben guardare, anche subito fuori.

Veniamo, così, a sapere, del naufragio – appunto – avvenuto lo scorso mercoledì, di fronte al Calalandrusa Resort, in Calabria, prossima e nuovissima location, in virtù dell’edizione in arrivo di Temptation Island.

Detto, difatti, addio all’Is Morus Relais di Santa Margherita di Pula, Filippo Bisciglia con tanto di troupe al seguito si apprestano a mettere in moto la macchina che puntualmente, ogni estate, garantisce ascolti record all’ammiraglia Mediaset.

Fatto sta, il bialbero di enorme valore utilizzato dalla produzione, lì nelle acque di Guardavalle Marina (Catanzaro), è affondato. Pere, si dice… che il lussuoso yacht abbia urtato un relitto sommerso e, ovvio, la Guardia Costiera ha subito reso noto che sono in corso accertamenti.

Stando alle ricostruzioni, la lussuosa barca a vela avrebbe sostato per alcuni giorni presso il porto di Roccella Jonica, per poi salpare, nel mezzo della settimana, in direzione della sua meta finale. L’urto e il forte impatto avrebbero, tuttavia, causato l’affondamento; nonché gravi danni strutturali all’imabarcazione. Nessun ferito, per fortuna.

Il mezzo – va detto – sarebbe stato adoperato nei giorni a venire, per ospitare i protagonisti del reality, in occasione delle trasferte fuori dal villaggio. Adesso si valutano i danni e le eventuali ripercussioni sul calendario delle riprese e chissà, potrebbe anche slittare la data prevista per la messa in onda, stabilita per il 3 di luglio.

Ad un mese esatto dalla partenza, ironia del destino, la flotta di Temptation affonda e dà da pensare, l’accaduto, sorta di oscuro presagio che va ad abbattersi proprio là dove ci si ostina a d investire, senza rendersi conto che la realtà, tutt’attorno, è mutata. E se a dimostrarlo, come nel caso in questione, non basta l’evidenza, ci pensano i numeri a dimostrare che, per citare il rimpianto Lucio Dalla… “…qualcosa ancora qui non va!“.

Si persevera nel non rendersi conto dell’ondata di stanca – mai termini furono più azzeccati – che avvolge, in generale, certi tipi di Show e sappiamo bene come i prodotti della Fascino siano da considerare a parte rispetto al resto ma resta emblematico l’accadimento, laddove si accompagna ad un ennesimo crollo di ascolti. Quello, in particolare, che riguarda l’Isola dei Famosi che, alla sua ultima puntata, raggiunge a mala pane la media di 1 milione 728mila telespettatori, da riassumere nel 13,3% di share. Dati allarmanti, visto il dispendio di energie che comporta lo spettacolo e che si accompagnano ad altri fatti, più o meno recenti. La chiusura ‘tempestiva’ di The Couple, ad esempio, sradicato, addirittura, dal palinsesto, senza neppure attenderne la fine e il calo ponderale di ascolti, che riguarda l’intero comparto dei surviving game & company.

Il messaggio è forte, potente e, inesorabile, si scaglia al pari di una mannaia sulle sorti di partecipanti e conduttori. Il ‘popolo’ vuole altro, non più abituato, o soddisfatto, dalle tempistiche dilatate e le tematiche televisive. Ci si arena, poiché poco avvezzi all’ascolto. Scarsamente abili, nel captare l’insofferenza di un pubblico che, nel frattempo, è cambiato. Ha mutato divisa, stile di vita, esigenze e lo ha riverberato, questo suo acquisito outfit, financo sulle scelte televisive.

Affonda il vascello di Temptation ma al contempo e con un botto ancora più roboante, affondano i calcoli malandati di chi non tiene conto di un mondo che, nel frattempo, si evolve. Poco conta, poi, correre ai ripari, provare a metter pecette. La risposta è chiara, forte, lineare e, talvolta, i talune occasioni, bisogna trovare il coraggio di scegliere – questo è il messaggio – e di virare rotta. Prima di incontrare un ostacolo che non consenta più di cambiare idea…

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