A Costanzo piace la generalista…
E se voi foste Costanzo, cosa guardereste in tv? Certo, non siete Costanzo, va da sé né, probabilmente, possedete la sua ormai veneranda età (84 primavere, il prossimo 28 agosto).
Dunque, i vostri gusti potrebbero, quasi sicuramente, rivelarsi differenti.
In secondo luogo, magari siete assai più avvezzi ai Social, rispetto ai mezzi di intrattenimento, tipici di una volta. I passatempi, cioè, che accompagnavano le ore pomeridiane – o serali – di un tempo. E allora? Perché interessarsi al parere di qualcuno che, tutto sommato, fa parte di un’altra generazione?
Semplicemente, perché c’è da imparare. Nonostante gli anni o, forse, proprio in virtù di questi ultimi, esistono persone – vedi colui che stiamo prendendo, nel caso, in considerazione – capaci di ottimizzare il fatto di invecchiare. Di renderlo, in un certo modo, foriero di arguzia, esperienza, motivo di riflessione…
Ebbene, da costoro dovremmo prendere esempio o, quanto meno, lasciarsi incuriosire se non, addirittura, guidare.
Pertanto, interrogato, il nostro, su dove preferisca fermarsi, quando scanala con il telecomando, quest’ultimo avrebbe risposto che il suo programma preferito è – udite udite – The Voice Senior. “E’ tra quelli che guardo con più piacere. Adoro la musica e, dunque, veder cantare bellissimi brani è, per me, emozionante. E lo è ancora di più in questo caso, visto che a salire sul palco sono artisti sconosciuti, gente che non ha sfondato nel mondo della musica, ma che ha mantenuto viva la passione, pur facendo tutt’altro, nella vita“.
Insomma, promossa – secondo il decano del piccolo Schermo – Antonella Clerici, con tutto il suo seguito e, forse, in tal senso, la notizia non c’è ma, intanto, ci viene da riflettere.
Ormai, dell’uomo, giornalista, conduttore radiofonico, presentatore, intervistatore, accademico, scopritore di talenti e quant’altro, i numeri e i successi li conosciamo tutti. Era il 1963, quando esordì, in radio. E’ considerato – e meritatamente, a tutti gli effetti – il papà del talk show più longevo della televisione italiana, con oltre 4.470 puntate, dal 1982 al 2009 e dal 2015 ad oggi. Un curriculum e una conoscenza del Media che gli potrebbero dar modo di ‘Tirarsi le pose‘, tanto per dirla in gergo. E invece no, stupisce e va dritto, il nostro, scevro da fingimenti, privo di snobbery od eventuali contorcimenti intellettuali.
Lui risponde sincero e, perciò, non banale.
Ed è questo che ci fa riflettere, più e prima ancora della scelta. Il coraggio – che ci piace – di essere e di rimanere se stesso, fino in fondo. L’incuranza, nel rivelarsi. Nel mettere sul piatto quel che c’è, comprese piccole e grandi debolezze che, poi, tali, non sono.
Una cosa, difatti, benché più giovani, l’abbiamo compresa anche noi. La vera arma per rimanere vivi è – appunto – l’attitudine a manifestarsi bambini, non esacerbando le idee con falsi miti e/o pregiudizi. Attenersi al proprio, coerenti, aperti, fiduciosi…
Ecco, Maurizio Costanzo, al di là di tutto, è così. Un bimbo, ancora curioso e chissà, magari anche un po’ nostalgico, che, per fortuna, riesce a guardare il mondo con occhi vivaci e non si accontenta, anzi, scava più giù, proprio dove sa che, facendo appena un po’ più di attenzione, troverà. Conscio, altresì, del fatto che non è importante tanto cosa si guarda, piuttosto come. Da quel momento in poi, tutto è possibile…
Chepeau... e prendiamo appunti!
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