Sposa: oggi mi pettino ‘consapevole’

Sposa: oggi mi pettino ‘consapevole’

Espressione di carattere, dello stato d’animo del momento – irripetibile, specie nell’immaginario di noi ex bambine divenute donne – e, in concomitanza, risposta personale e personalizzata all’interpretazione di un evento, non più atto a sottostare a canoni rigidi ma da riscrivere, in maniera esclusiva e diametralmente nuova.

Così, per le acconciature sposa, manifesto di un cambiamento a tutto tondo, che riguarda, più in generale, la società. Manifesta si fa, dunque, l’esigenza di leggere le teste, con il medesimo tipo di approccio con cui si pensa alla location, all’abito e a tutta la serie di aspetti che attengono al matrimonio.

Gli esperti, a tal proposito, ci raccontano di tre tendenze. Tre strade chiave, da scegliere e a cui appellarsi, secondo i propri gusti, o esigenze. Si va, in sunto, dalle onde lucide ai raccolti architettonici, fino alle texture più selvagge. Hairlook, pensati per raccontarsi con grazia, coraggio e quel tocco di glam, indispensabile, visto il frangente.

La prima macro-ispirazione potremmo, in sostanza, identificarla con l’appellativo di Dinamismo Regale, raffinato approccio all’haute couture. Protagoniste, le chiome sciolte o semi-raccolte, interpretate con onde sinuose e tocchi wet alle radici e arricchite da elementi gioiello. Look, pensati per muoversi con naturalezza, prototipo di libertà ed equilibrio.

Il trend Sculpture Glam si rivolge, di contro, a chi ama le linee pulite e la precisione geometrica di creazioni, appunto, scultoree: chignon, raccolti architettonici e code sofisticate. Pettinature scolpite, dal timbro minimalista e impeccabile, per una Sposa, in vena di originalità e compostezza.

Terza declinazione, quella del Natural Brave, destinato agli animi più autentici e romantici. Vero elogio alla spontaneità, si snoda attraverso la lavorazione di intrecci, raccolti morbidi e consistenze ariose che eleggono in primo piano le lunghezze.  

Convivono, in sintesi e a ben guardare, istintività e cura del dettaglio, in un linguaggio in cui anche la dimensione meno strutturata e leggermente imprecisa è voluta, esattamente alla stregua dell’altra, che non concede margine ad errore. Artigianalità wild, che chiede, alla base, uguale maestria di quel che, a sua volta, di presenta misurato e preventivamente studiato.

Nel quadro appena illustrato, l’accessorio diviene parte integrante della creazione; mentre, di contro, il capello assume un’attitude inaspettatamente decorativa. I punti luce, ciò premesso, anche in formato maxi, piacciono e vanno per la maggiore. Hair bijoux dal virtuosismo prezioso, indipendentemente dalla soluzione finale.

Nel caso in cui, poi, i capelli vengano lasciati liberi, si verte, allora, su styling stabiliti ad arte, che raccolgono nei punti strategici i volumi, per dar luogo a movimenti studiati. Elementi che elevano l’insieme, trasformando il tutto in una sorta di opera d’alta moda.

L’effetto boho-chic, d’altro canto, si rende ancora palese, attraverso l’aggiunta di accessori grezzi, magari in lino, per una ricerca che, comunque la si voglia guardare, risponde ad un’istanza di contemporaneità. Moderne, al passo con i tempi ma mai banali, come è giusto che sia.

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