Coronavirus: Harvey Weinstein positivo. In isolamento in carcere
Chi ha spaventato l’uomo nero?
Una vendetta trasversale, quella del Covid-19, tanto che numerosi sono coloro che, nel virus, sono intenti a cogliere i segni di un’inesorabile punizione per il male, perseverato, che da esseri umani – piccoli come siamo – vogliamo e sappiamo infliggerci.
Il nuovo Coronavirus non conosce frontiere. Nell’arco di poco si è fatto largo tra i Paesi dell’intero globo, contaminando la Cina, l’Italia; spandendosi in Francia, Spagna, Germania... poi volando, ancora una volta, oltre manica e facendo degli Stati Uniti il terzo Stato più colpito al mondo. Mette a letto – nella più lieve delle ipotesi – i comuni cittadini, ma non risparmia sportivi, politici, star dello spettacolo… entra di soppiatto nei conventi e, silenzioso, si aggira nelle prigioni, costringendole al lockdown.
Proprio dal carcere di Rikers arriva, ora, la notizia di Harvey Weinstein positivo.
Il guru del cinema americano è risultato positivo
Il produttore cinematografico, condannato a 23 anni di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di crimini sessuali, è risultato positivo al tampone di verifica. A dare l’annuncio è il Niagara Gazette, che spiega come Weisntein sia stato condotto in isolamento e trasferito in un’altra struttura carceraria.
Medesima sorte, per altri 21 detenuti e 17 addetti alla sorveglianza.
Weinstein soggetto a rischio
Il magnate dello Star System si trova, attualmente, rinchiuso nel penitenziario di Wende, struttura nei pressi di Buffalo, Stato di New York. Non sono note le sue condizioni ma, a detta della Stampa, i medici sono preoccupati. Weinstein è un soggetto a rischio. Oltre ad essere nella fascia di età più colpita, il produttore è stato recentemente sottoposto ad un’operazione al cuore.
Le recenti complicanze, d’altro canto, legate alla pressione alta, non rischiarano la situazione.
In quarantena anche Placido Domingo
Potenza del ‘Me Too’? Vogliamo sperare che non sia così e che nessuno, in alcun modo, voglia identificare nel Covid-19 una sorta di ‘remissis’ dei peccati commessi. Fatto sta, se in America Weinstein piange, non ride, certo, Placido Domingo.
Il tenore spagnolo, accusato di molestie – dapprima negate, successivamente confessate, con scuse annesse – è, a sua volta, risultato positivo al Coronavirus. “Sento che è mio dovere morale annunciare che ho fatto il test per il Covid-19 e sono positivo“, annuncia in un post, pubblicato su Facebook.
“Ho avuto tosse e febbre“, specifica Domingo, sintomi che l’hanno spinto a richiedere un controllo più accurato. “Io e la mia famiglia siamo in auto-isolamento e lo saremo per tutto il tempo che sarà necessario, dal punto di vista medico.
Fate tutto quello che è in vostro potere per fermare la diffusione del virus, ma soprattutto, state a casa, se potete!“
“Proteggete non solo voi stessi, ma la vostra intera comunità“, conclude il cantante d’Opera. Suona strano, sulle labbra di chi, forse per un eccesso di superficialità, forse per ego, per vanità… ha, consapevolmente o meno, giocato con la vita degli altri.
Eppure esiste una porta, lo sliding-door per una revisione che non sia solo formale ma che, costringendoci a scavare nel profondo, ci insegni a diventare persone migliori. Basta saperla cogliere quest’occasione ed infilarcisi dentro. Tutto il resto, accade e basta.
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