Mascherine lavabili: l’irrinunciabile must have, ai tempi del Coronavirus
Dall’emergenza, che ormai si è fatta per tutti noi compagna di vita, sono emerse una serie di nuove abitudini. Numerosi i dictat che ci proibiscono di fare ciò che prima era all’ordine del giorno. D’altra parte, se i tempi cambiano, con essi si modificano anche i comportamenti – naturale istinto di sopravvivenza – e, nell’adattamento, si inventano scappatoie inedite per ‘disinnescare’ ciò che ci spaventa.
Ecco allora che uno tra i simboli della pandemia rinnova il proprio look giacché, oltre che come oggetto indispensabile per la salvaguardia della salute – protegge le vie respiratorie – è destinato a diventare, se non lo è già, un pezzo cult del nostro guardaroba.
Mascherine: il pezzo forte all’interno dell’armadio
Stiamo parlando niente meno che della ‘mascherina’. L’alleata numero uno nella ripresa della vita sociale, in questa Fase 2 ancora così incerta e dibattuta. E’ d’obbligo sui mezzi di trasporto pubblico, nei negozi e nei supermercati, nei luoghi di lavoro e, in generale, in tutti i posti chiusi, accessibili al pubblico. Evidente, dunque, l’importanza di scegliere il dispositivo più adatto alle specifiche esigenze.
I diversi tipi di mascherine
Va detto, non tutte le mascherine possiedono la stessa capacità di protezione.
Le chirurgiche – per uso medico – sono composte da tre strati di tessuto-non-tessuto plissettato, e si indossano grazie ad elastici o lacci. Devono rispettare precisi requisiti tecnici e superare alcuni test specifici, che ne attestano l’efficacia.
Le filtranti – dette anche filtranti facciali per la protezione individuale (da cui FFP) – sono i veri e propri dispositivi di protezione individuale. Per questo, devono rispettare una normativa rigorosa, che ne certifica la capacità di bloccare il passaggio di particelle di dimensioni estremamente piccole, evitando la contaminazione da aerosol e fumi pericolosi.
Superfluo ribadire che, al di là della soluzione scelta, mai e poi mai si dovrà abbassare il livello di guardia. Rispettare le norme igieniche: lavarsi spesso le mani, tossire e starnutire nell’incavo del gomito, soffiarsi il naso usando fazzoletti monouso… rimane indispensabile, per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Mascherine lavabili e riutilizzabili: i modelli più alla moda
Se dunque le mascherine sono destinate ad entrare nella quotidianità del nostro vivere, tanto vale divertirsi. Renderle confacenti al gusto personale. Fare in modo che parlino di noi.
A tal proposito, si è perso il conto dei siti che, online, consentono di scegliere non solo il colore che più ci piace, ma anche di creare mascherine personalizzate, se l’omologazione delle chirurgiche, verdi, ci annoia e/o ci deprime.
Lavabili, sicure: le caratteristiche
– Elastici auricolari o lacci
– Costruzione protettiva a tre strati
– Lavabili in lavatrice
– Riutilizzabili
– Tessuto TNT, ovvero il tessuto-non-tessuto, utilizzato per produrre le mascherine chirurgiche.
Questi sono gli elementi sine qua non per una protezione che si rispetti. Tuttavia, se quelle in stoffa non sono da ritenere dispositivi medici, è pur vero che possono ugualmente venire utilizzate, con le dovute accortezze. Tra i tessuti protettivi per eccellenza, si distinguono i cotoni dalle trame fitte come la flanella e il jeans, lavabili anche ad alte temperature e resistenti nel tempo. Nell’uso, stratificarle almeno due volte è fondamentale, come pure farle aderire bene al viso e intorno al naso. Proteggono dalle goccioline più grandi (droplet) – circa al 90% – e filtrano quelle più piccole (aerosol), per un terzo.
Molti tra i modelli in vendita nascondono, inoltre, una tasca, studiata apposta per inserire i filtri certificati, talvolta offerti già insieme al prodotto. Un modo per abbinare protezione fai da te e certificazione. In alternativa, si può ipotizzare di sovrapporre la mascherina in tessuto a quella sanitaria. Come dire: ‘unire l’utile al dilettevole…‘
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