2 giugno: Festa della Repubblica. Il FAI apre il sipario di luoghi incantati
“Finalmente…” potremmo dire. E già a pronunciarla, questa parola, suona di libertà. Ha il sapore pieno e invitante di un tempo di cui ritorniamo padroni. Ci invoglia ad uscire, ci sprona a rimetterci in moto, sguardo indirizzato al domani.
La Festa della Repubblica, quest’anno, si veste, insomma, di un respiro più ampio. E chissà se, quel 2 giugno del 1946, qualcuno avrebbe mai potuto immaginare tutto ciò che è seguito… compresa quest’ultima prova a cui siamo stati sottoposti. Come cittadini e, ancor prima, come persone.
Ecco, per far fronte a quella che sembra, via via, colorarsi delle tinte di una giornata speciale, il FAI – Fondo Ambiente Italiano – ha deciso di aprire, a contributo libero volontario, i suoi Beni. Un modo, per permettere, a chi lo desideri, di trascorrere questa data nei luoghi meravigliosi che il Bel Paese sa offrire. A supporto di un patrimonio che è storico, artistico, paesaggistico, culturale… un motivo di orgoglio, per l’intera Nazione.
Niente biglietto d’ingresso, dunque. Conta solo la generosità dei turisti. Fate attenzione: le visite avvengono esclusivamente in seguito a prenotazione online. Basta consultare il sito: si trovano informazioni su orari, nuovi giorni di apertura ed eventuali servizi, offerti in loco.
Una nota in più, sempre a partire dal 2 giugno, quanti – tra medici, infermieri e personale sanitario – si troveranno in visita o parteciperanno ad eventi organizzati dalla Fondazione – verranno gratuitamente iscritti al FAI. Una tessera, per ottenere la quale basterà presentare i documenti, attestanti la propria professione.
I Luoghi del Cuore
“Il 2 giugno celebriamo il primo suffragio universale di Italiane e Italiani, e la rinascita dell’Italia, in forma di Repubblica”, ha ricordato il presidente, Andrea Carandini.
“Nella ricorrenza di quest’anno il FAI ripropone alla società civile un suffragio universale spontaneo, che consente ai cittadini di votare per i propri luoghi del cuore… il volto della Patria, che oggi prediligiamo e che intendiamo risanare e redimere.”
Un’iniziativa, quella relativa ai Luoghi del cuore, alla sua X Edizione. Lanciata poco meno di un mese fa, il 6 maggio, per l’esattezza, già sottintende una partecipazione massiccia. Ha superato i 270mila voti e, a partire dal 2 giugno, si potrà votare anche nei Beni del FAI, oltre che online.
“Così, dopo aver protetto, nei mesi trascorsi, noi stessi, tutti chiusi in casa, possiamo proteggere la madre terra e i suoi paesaggi, i cui fulcri sono i monumenti della natura, della storia e dell’arte”, auspica Carandini.
A, B, C per visite sicure
Nel costante rispetto delle norme emanate dal Governo, a cominciare dal distanziamento, in tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico“, onde evitare eventuali incroci.
Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo all’affaccio. Porte aperte e mascherine sempre indosso. A disposizione, inoltre, dispenser dotati di gel igienizzante, sia presso la biglietteria che lungo il percorso.
Il giorno precedente la visita, i partecipanti riceveranno una mail, con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link, da cui scaricare materiali di supporto e approfondimento, edito Ufficio Affari Culturali FAI. I medesimi materiali, saranno accessibili in loco, su supporti digitali, grazie a un QR Code, scaricabile direttamente in biglietteria.
Quest’ultima – come pure il bookshop e i locali di servizi – sarà accessibile ad un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta. Nei negozi FAI, in cui gli acquisti potranno avvenire tramite carte di credito o bancomat, i clienti dovranno indossare, oltre alla mascherina, anche i guanti. Quasi superfluo ricordarlo: accesso vietato per chi presenti una temperatura corporea superiore a 37.5°.
Tutte le postazioni di lavoro e le aree comuni saranno sottoposte a igienizzazione continua e proporzionata all’utilizzo. Sarà garantito un adeguato ricambio di aria nei locali, tramite ventilazione naturale o, nelle poche stanze che non godono di una climatizzazione di tal fatta, grazie a impianti, regolarmente sanificati.
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