Quando la moda indossa le due ruote: Dior vs. Piaggio, ricetta d’amore
Settantacinque anni. Per la Maison Dior e per la Piaggio. Settantacinque candeline, da spegnere all’unisono. Dopo stagioni di successi e archiviando, rispettivamente, un curriculum da fare fare invidia. Così, alla luce di quanto sopra, per le due case di produzione scattano attrazione e sentimento. La moda che stringe la mano all’universo delle due ruote, per dar vita ad un connubio accattivante che, di certo, non riesce a passare inosservato.
Dal 1946, occhi al cielo, se ne sono viste di Lune, eppure quella attuale è più luminosa che mai. Sia la casa parigina sia la ditta di Pontedera sono ancora in piedi, reciprocamente sedotte.
Figlia di questa miscellanea è, dunque, la nuovissima Vespa 946 Christian Dior. Imbellettato per l’occasione, grazie a linee grafiche sul telaio monoscocca che omaggiano l’heritage delle due aziende, lo scooter di ultima generazione sarà disponibile dalla primavera 2021.
Un ritratto di affidabilità, eleganza, e quella cura per i dettagli, tipici dei due brand: ecco come si presenterà il modello, disponibile, inizialmente, nelle Boutique Dior, per spostarsi solo posticipatamente presso i flagship store Motoplex, selezionati dal gruppo motoristico.
La Vespa 946, presentata nel 2012, a Milano, rivive ora di inedito fulgore, rieditata secondo l’idea di Maria Grazia Chiuri, direttore creativo delle collezioni donna per il marchio Dior. Bauletto decorato con il motivo Dior Oblique (quello disegnato da Marc Bohan nel 1967) ispirato al design della sella, appositamente progettato per essere fissato sul portapacchi. Casco parimenti decorato, con il medesimo motivo iconico e una serie di accessori, tutti meticolosamente studiati.
“In un momento difficile come quello attuale, è bello poter sognare un futuro migliore”, commenta Michele Colaninno, leader sommo delle strategie di prodotto e marketing del Gruppo Piaggio. E aggiunge: “Questa partnership tra Vespa e Dior rappresenta la celebrazione della bellezza“. Un progetto “entusiasmante”, gli fa eco Maria Grazia Chiuri: “Un simbolo dell’italianità, fortemente legato alla mia vita personale e che ora fa parte della mia attività professionale in Dior“.
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