Il piacere di piacere… anche da Curvy
Come percorrere una strada di montagna, tutta dossi e pendii e poi tornanti… curve, dovunque, e il senso d’vventura negli occhi, pregustando già l’arrivo. Farle una carezza, per molti, potrebbe paragonarsi proprio a questo. Perché la sua avvenenza non è scontata. Perché si muove su presupposti che di banale non hanno nulla. Boteriana figura, ricorda l’opulenza, ancor più datata… e ricercata, dei pittori del 1600.
Il suo nome è Hunter McGradye e, per la seconda volta, è stata selezionata da Sports Illustrated, icona di una fisicità non certo consueta, per rappresentare la rivista nel numero – quello dedicato ai costumi da bagno, più atteso di tutti. “Mi sento più sicura e più bella, è il mio anno migliore”, afferma la modella, taglia XXL. La ‘curvy’ per eccellenza, anzi: “la modella più curvy di sempre“, come è stata soprannominata, svetta in copertina, senza disattendere le aspettative dei lettori.
Nel 2017, l’esplosiva bionda ha debuttato nel concorso, in cerca di modelle, indetto proprio dal patinato magazine. Oggi, a tre stagioni di distanza, dichiara di sentirsi soddisfatta e appagata.
“Sono così emozionata per l’uscita di questo servizio“, prosegue. “Sports Illustrated mi ha dato così tanto e ha creato così tante incredibili opportunità, per me, e gliene sarò per sempre grata“.
Come darle torto. Nel giro di poco la sua vita è cambiata, portandola per mano verso un successo, insperato come modella ‘normale’. Ma le dimensioni ‘plus size‘ hanno, ben presto, finito per rivelarsi un valore aggiunto. La diversità ha saputo accreditarsi di unicità. E, a questa, si sono sommati esperienza e talento.
Nel video di backstage, la consapevolezza con cui si muove la ragazza made in Los Angeles, non lascia spazio a dubbi. Posa sul surf, disinvolta. Fissa la telecamera. Poi si porge a sirena, bagnata – burrosa come non mai – dalle onde.
E’ un gioco, ma un gioco che rende parecchio denaro. E in cui la partita in corso non riguarda solo i soldi. Si nascondono – sempre meno, per dire il vero – dietro, nuove istanze. La voglia di emergere per “quel che si è. Senza finzioni“, per citare la ‘nostra’; nella convinzione che il concetto di bello non possa sottomettersi a stereotipi; che non si contenga in un 90-60-60, per dirla come una volta. Ma che la seduzione sappia guardare più avanti, intraprenda percorrimenti non previsti, strade non già predisposte.
Si manifesti, insomma, vera, schietta, genuina, mantenendo, ancora e speriamo per sempre, la fame di stupire, la capacità di far girare la testa…
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