Punture di zanzare… il nemico, in agguato nei mesi estivi
I vecchi rimedi della nonna oppure i lenitivi di ultima generazione? La saggezza di una volta o le soluzioni contemporanee? Questo è il dilemma… specie nei giorni in cui la morsa del caldo ruggisce feroce, come quelli attuali. Allora, le punture d’insetto possono rendersi uno spiacevole inconveniente. Nulla di grave, certo, ma qualcosa di cui faremmo volentieri a meno…
Api, vespe, calabroni… la natura è in fermento, e questo è un bene. Ma – inutile farne un dramma – si tratta anche di una faccenda ‘scomoda’. Dover combattere contro le imboscate degli animaletti non è certo un divertimento. Di seguito, dunque, alcuni pratici consigli per prevenire o lenire, qualora serva, gli eventuali danni.
Zanzare: eccole, le protagoniste dell’estate e, senza dubbio, il male più detestabile. Che si risieda in città, che ci si trasferisca al mare, piuttosto che in campagna, finiscono per causare fastidi ed irritazioni. Gonfiore, prurito, dolore… questi gli effetti collaterali, nei migliori dei casi. Segni che, nel giro di poche ore, si risolvono, in maniera spontanea. Tuttavia c’è chi, di fronte all’iniezione di veleno, presenta reazioni allergiche…
In farmacia, a tal proposito, è possibile acquistare i cosiddetti prodotti repellenti. Pensate, facendo una veloce ricerca su Amazon, alla ‘chiave’ in questione rispondono oltre 25mila risultati. Tutti efficaci?
E sia. Da utilizzare sulle zone esposte, principalmente su braccia e gambe, offrono un discreto grado di copertura, a fronte dell’attacco degli insetti. Le pomate antistaminiche, ad esempio , agiscono nell’arco di 2/3 giorni. Non millantano neppure i derivati da estratti vegetali, come aloe e zenzero: un mix, in grado di concedere sollievo, già nell’immediato.
Chi indossa i braccialetti, avrà sperimentato che non rappresentano una soluzione ‘abbastanza’ convincente, né tanto meno lo sono i repellenti ‘sonici’, che agiscono – o tale è la promessa- tramite l’azione di onde ad alta frequenza.
C’è chi adopera le zanzariere, da agganciare alle finestre dell’abitazione, soprattutto se, in cerca di ricircolo d’aria, restano aperte. Ci sono, poi, gli insetticidi spray, gli zampironi, le piastrine da inserire nella presa…. e c’è chi accende candele. La Citronella deriva dal lemongrass, sostanza che, tuttavia, deve essere presente nel prodotto – si tratti pure di un olio da spalmare – in una determinate decisamente sostanziosa.
Chi ripone fiducia nei metodi antichi, può ripiegare sull’impiego di impacchi, a base di ghiaccio o acqua fredda. Se infine, siete in vena di sperimentare, perché non servirsi dell’ultramoderno bite away? Trattasi di uno strumento apposito, ad uso topico – dunque, va poggiato direttamente sulla zona interessata che, sfruttando il calore – la temperatura a cui arriva è di circa 51°C – attiva i processi fisiologici, capaci di sedare il dolore.
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