Giornata mondiale dei grattacieli… tra i segreti ‘svelati’ dello Stivale
3 settembre 2020: giornata mondiale dei Giganti Urbani.
Chiamiamole così, le svettanti figure che arredano le Metropoli, popolate da noi, operosi topolini di città… Era proprio in questo giorno, nel 1856, che nacque l’architetto Louis H. Sullivan, considerato, appunto, il papà dell’invenzione.
Se chiudiamo gli occhi, immediatamente, il pensiero ci rimanda agli skyline di New York, oppure all’Oriente, così magistralmente capace nel saper rubare le idee e rielaborarle, al limite della perfezione. E invece – spesso sottovalutata – anche l’architettura di ‘casa nostra’ sa come esprimersi ‘in verticale’…
Il primo grattacielo al mondo – in molti lo sanno – è l’Home Insurance Building; edificato a Chicago, nel 1885 (e poi demolito nel 1931). Ebbene, forse però in pochi sono a conoscenza del fatto che il primo grattacielo costruito in Italia non è situato né a Milano né a Roma, bensì in quel di Brescia. Il Torrione Ina – completato nel 1932 e progettato da Marcello Piacentini – con i suoi 57,25 m svetta, ancora oggi, sull’intera città.
Sembra che il termine skyscraper – grattacielo, ereditato dal lessico anglosassone – fosse in uso, ancor prima di essere adoperato per indicare edifici di stazza elevata. Designava, a fine ‘700, una vela triangolare; un cappello a punta, agli inizi dell’800; un uomo piuttosto alto, alla fine dello stesso secolo. Eppure, secondo l’urbanista olandese Gerard Peet, pare che il termine fosse consueto, nella lingua italiana, fin dai primi del ‘200.
L’edificio più alto, in Italia, è la Torre Unicredit di piazza Gae Aulenti, a Milano che, con la sua guglia, raggiunge i 231 metri (598 metri in meno, rispetto al Burj Khalifa di Dubai, l’edificio più alto del mondo). Un primato, che potrebbe essere contestato dalla torre Isozaki, conosciuta anche come Torre Allianz o Il Dritto, che vanta il primato come più elevato per numero di piani (50), seguito dalla Torre Hadid (44) e da Palazzo Lombardia (43).
Il Bosco Verticale, assurto ad icona della Capitale meneghina, contribuisce ogni anno – grazie al proprio concept – all’assorbimento di 30 tonnellate di anidride carbonica. Vivere in uno dei suoi appartamenti equivale a respirare, immersi in una foresta di 3 ettari, grazie agli 800 alberi, 4.500 arbusti e 15.000 piante, che crescono sulle due torri del quartiere Isola.
Un appartamento a due passi dal cielo potrebbe costare – non siate increduli – quanto un’abitazione in un palazzo convenzionale. Siete dubbiosi? ‘Carta canta‘. A testimoniarlo, il grattacielo Marinella di Milano Marittima.
Lombardia, Liguria, Piemonte, Campania, Puglia, Lazio ed Emilia-Romagna: eccole, le regioni sul podio delle prescelte. Centri urbani, capaci di arrogarsi la presenza di palazzi con altezze superiori addirittura ai 100 metri. Fanalini di coda la Toscana, con il grattacielo di Piazza Matteotti di Livorno (96 metri) e la Sardegna, con il Grattacielo Nuovo, in quel di Sassari (80 metri).
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