Monopattini: la giungla dei parcheggi adesso è ‘sotto scacco’
By by parcheggi abusivi, almeno se si tratta di monopattini. Dopo la ‘sosta selvaggia’, messa in atto dai 16.000 esemplari in sharing, il Campidoglio adotta – finalmente – le misure per contenere i disagi e il degrado, figli dei posteggi ‘alla carlona‘, come diremmo qui da noi.
E, certo, i 6 mila mezzi elettrici subentrati in primavera non hanno davvero agevolato la situazione. Dunque arrivano, – più o meno puntuali, ma questa, d’altronde, è Roma – le restrizioni.
Il nuovo piano d’azione prevede che non si possa più parcheggiare – pertanto terminare la corsa – presso le aree considerate di pregio o valore: da piazza del Popolo a piazza di Spagna; da piazza Trilussa, fino a via del Corso; piazza Navona e Colosseo, Fontana di Trevi e Pantheon. E se, già da tempo, gli operatori si muovono in questo senso, adesso la norma pare non lasci proprio più scampo: “Siamo contenti della decisione“, fanno sapere da l’Italia di Bird. “Noi avevamo già messo in campo i Bird Watchers, figure addette al recupero dei monopattini parcheggiati male“.
In alternativa, si potrà lasciare il mezzo nelle vicinanze, in zone specifiche, individuate dall’Amministrazione. “Grazie alla tecnologia ‘geofencing’, l’utente potrà visualizzare – tramite l’app degli operatori – sia le aree off limits, sia gli spazi dove invece sarà consentita la sosta“. Niente di più semplice.
In soldoni: prima di parcheggiare e terminare la corsa, l’utente deve osservare l’app e prestare attenzione al suo punto d’arrivo. “Inoltre – specificano dal Comune – sarà limitata la concentrazione dei monopattini in sharing al Centro e sarà imposto il rispetto di una distanza minima di 70 metri, ogni 5 veicoli dello stesso operatore“. Una manovra, in nome del decoro.
“Sono misure necessarie”, ribadisce la sindaca, Virginia Raggi, che tranquillizza: “In base al considerevole utilizzo dei monopattini e bici in sharing, si stanno definendo anche aree di sosta attrezzate con stalli riservati“. Intanto, fa notare l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese, proseguono i controlli. Ed è anche “in realizzazione una piattaforma unica di monitoraggio dei servizi di sharing, attivi a Roma. Grazie a questa misura, potremo monitorare e valutare il servizio degli operatori, in base a dati precisi“.
Mosse che, sia pur valide, attraggono l’attenzione delle correnti avverse: “Raggi ha predisposto nuove misure per limitare la sosta selvaggia dei monopattini in sharing“, scrive, in un tweet, la consigliera DEM in Campidoglio, Ilaria Piccolo. “Pensarci prima no, eh?“
Sin troppo banale, per i detrattori, mettersi a tavolino e manipolare affinché, dalla vicenda, nascano nuovi argomenti d’attrito: “L’amministrazione a 5 Stelle crea il caos perché incompetente ma poi grida allo scandalo, come se fosse la vittima e non l’artefice del disastro“.
A noi cittadini non resta che prenderne atto. Che ci sono i monopattini, che li dobbiamo utilizzare secondo norme prestabilite. Che ancora la situazione è in evolversi. Insomma, il solito teatrino di sempre… in versione due ruote.
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