Inquisizione: targata Rai

Il gesto si ammanta di nobiltà. In difesa della categoria ‘debole’ per eccellenza. Eppure suona di passo moralizzatore. Come dire… fa strano. Perché quella che, in teoria, doveva essere una forma di tutela, ha finito per misurarsi ancora più estrema di quanto, in maniera involontaria, ne è stata la causa. Politicamente corretto. E sia; ma il limite da non travalicare è anche qui, nel confine tra rispetto dei ‘buoni costumi’ e finto perbenismo; tra custodia dei valori e ipocrisia.

L’affair Detto Fatto finisce, così, per creare un precedente, spiacevole. Di più, allarmante. Sospeso e ‘rimodellato’, in seguito alle polemiche per un tutorial – per di più – forse di non ottimo gusto, ma simile a tanto altri, visto e rivisto, che non avrebbe turbato certo l’animo neppure di un bambino e semmai, alla stanca, avrebbe indotto, tutt’al più, a cambiare canale. Volontà del pubblico sovrano.

“L’immagine di una donna stereotipata. Offensiva, anacronistica. Qualcosa che mi fa indignare oltre ogni limite. Sono senza parole“, denunciava, su twitter, un’altra conduttrice: Myrta Merlino, in onda su La7 con L’Aria che Tira. Legittima protesta. Mani alzate, per carità.

Ma, nel frattempo, le maglie del cerchio si allargano e ci si trova di fronte ad un secondo caso che, quanto meno, fa inarcare il sopracciglio. La segnalazione riguarda, stavolta, The voice senior, il nuovo programma di Rai1, condotto da Antonella Clerici. Il talent show per la ricerca di nuove voci non più giovanissime pare abbia rischiato – addirittura – di non andare in onda, nella sua puntata d’esordio. Il motivo? Il twerk di una concorrente sessantenne, che avrebbe imbarazzato i vertici Rai. L’ormai noto e chiacchierato A.D., Fabrizio Salini, ha tirato fuori la mannaia, impartendo l’ordine di ‘tagliare’ tutto l’irrimediabilmente compromettente.

Buffo che l’effetto sia risultato ancora più disastroso. Fior di telespettatori inferociti hanno accusato la Rai di discriminazione. Non meno di qualche mese fa – in quel di Sanremo – la messa in onda del ballo, effettuato dalla procace Elettra Lamborghini ed ora la censura spietata di quello, assai più dimesso, di una sconosciuta nonnetta. “Un nuovo Torquemada in Rai?“, c’è chi si domanda, a rivendicare i medesimi atteggiamenti che inquinarono la cultura del Quattrocento.

Alla gogna! E tutti zitti.

Ora a parlare è la ballerina, sotto accusa per aver svolto semplicemente il suo lavoro. Rea di sessismo e, come nelle migliori commedie/tragedie dell’assurdo, a sua volta insultata e coperta di fango, alla faccia della lotta contro la violenza sulle donne.

Emily Angelillo, ballerina professionista ed interprete del famoso sketch, si è trovata costretta a rendere privato il personale profilo, per salvarsi da ulteriori insulti.

“Voleva essere una risata in un momento difficile. Da tutto ciò è scaturito un polverone. La cosa più brutta è proprio stata come è venuta fuori la mia persona“, ha dichiarato l’interessata. “Ho sempre combattuto contro i cliché e gli stereotipi che riguardano il mio lavoro. Essere accusata di trasmettere messaggi sessisti mi ferisce, perché non appartiene alla mia sensibilità“. E, ancora: “La violenza che si è scatenata contro di me sui social mi sta distruggendo emotivamente e psicologicamente, dato che ho ricevuto e continuo a ricevere una moltitudine di calunnie e insulti indicibili, che mi mettono paura“.

Nei corridoi Rai, intanto, ci si affaccenda, nel tentativo di metterci una pezza. E se Bianca Guaccero non è in discussione – la linea editoriale non è di sua competenza – non altrettanto dicasi per la figura del Capo struttura del programma: fuori Daniele Cerioni, si aprono le porte per Gabriella Oberti. Sostituito, con altrettanta fretta, il blocco autorale. Insomma, un rimpasto vero e proprio che, richiederà tempo.

E poi? Non rimane che domandarsi. Cosa potrebbe succedere se avvenisse un secondo, un terzo scivolone. Cosa accadrebbe se la visione di ‘ciò che è lecito‘ finisse nuovamente per scontrarsi, in questo o in altri appuntamenti televisivi, con quel che appare sul video? E, in ultimo, è davvero così che si difendono le donne?

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