Menù del giorno: V-Day, infarcito di polemiche

Menù del giorno: V-Day, infarcito di polemiche

E’ una giornata che aspettavamo da tempo“. Queste le parole pronunciate da Roberto Speranza. Questo, anche il pensiero di ciascuno.

Arriva la luce, ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non è finita e serve sempre il rispetto delle regole“. Già, perché quella odierna è una giornata, in certo modo, di rinascita. Il V-Day tanto atteso, in cui per primi gli operatori sanitari si sottoporranno al percorso che conduce all’immunità. O, almeno, così si auspica.

Oggi l’Italia si risveglia“, gli fa eco Conte. “Questa data ci rimarrà per sempre impressa“, prosegue il Premier. Ed anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, non è da meno: “Cominciamo a voltare pagina, dopo un anno difficile. Le Giornate Europee della Vaccinazione sono un toccante momento di unità”.

Chi, invece, sente ancor più tangibile l’emozione, è Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di virologia dello Spallanzani e prima sottoposta al trattamento: “Mi sento benissimo. Sono emozionata, ma ancora più che emozionata sono inorgoglita“, ha dichiarato. Al suo seguito, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. Erano le sette del mattino quando si è ‘operato il salto’. Poi, a seguire, è toccato alle infettivologhe Alessandra D’Abramo e Alessandra Vergori. Presenti, oltre al Ministro della Salute, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.

Ci accodiamo, dunque, subito dopo Ungheria e Slovacchia, che hanno iniziato già sabato. 101 anni, la paziente ‘uno’ in Germania. Intanto, la variante inglese del virus, armata di bagaglio leggero, viaggia. Fa tappa in Francia, Spagna, Svezia e Giappone, che chiude le frontiere agli stranieri, da lunedì alla fine di gennaio. Mentre l’Austria entra per l’ennesima occasione in lockdown totale. Il terzo, fino al 17 gennaio.  

Fin qui, la cronaca. Ma poi resta un fatto e, cioè, che siamo Italiani. Cosa ci piace più che ‘chiacchierare’? E allora giù polemiche, anche sull’ovvio. E’ vasta la rappresentanza di coloro che non intendono avvalersi della cura, poiché timorosi, rispetto ai possibili effetti collaterali. Non mancano, tra le fila degli scettici, neppure personaggi noti. Una fra tutti, Heather Parisi. La showgirl – che di recente ha fatto luce sulla individuale posizione – è stata duramente ammonita da Roberto Burioni.

Io e la mia famiglia non faremo il vaccino anti-Covid. E’ fuor di dubbio che si tratta di uno studio sperimentale, di cui non si ha avuto modo di vedere gli effetti nel breve, nel medio e nel lungo periodo“, ha scritto la showgirl su Instagram, alla Vigilia di Natale. Immediata, la contro offersiva del virologo: “Più che essere attaccata, se non fa il vaccino e si ammala si attacca…. al tram“. Un tweet tranchant, in riferimento ad affermazioni inopportune ed incaute, quando, insieme, dovremmo mirare ad un comune obiettivo.

Vacciniamoci tutti, vacciniamoci presto”, invita, al contrario, il docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Egli stesso lo farà – assicura – non appena ne avrà la possibilità.

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