Tiramisù? Sì grazie… di gamberi
Il concetto di ‘estraniazione’, come quello di ‘rivisitazione’ non sono sempre facili da comprendere. Né, tanto meno – dato l’argomento – da digerire. Rielaborare un’idea, per attualizzarla e renderla ‘moderna’, laddove, per tale, si intenda – anzi, si sottintenda – migliore. E non è detto che la missione riesca. Se per anni la Tradizione ha preteso determinate regole è perché, forse, erano proprio quelle giuste. Evidentemente, i tentativi di chi ci ha preceduti si sono rivelati, alla lunga, vincenti. Perché cambiare, allora?
Il tempo passa e, oltre a trascinar via la memoria, porta con sé la voglia di sperimentare, di mettersi in gioco, di curiosare più in là… così la fame di inedite alchimie riprende, come il desiderio di spingersi, ogni volta, un passo oltre…
Ecco che quel che nasce con una determinata identità modifica, almeno in parte, l’essenza originale. Perde una sezione di sé, per rinascere sotto nuove e più stupefacenti sembianze.
Così accade al Tiramisù. Classico, al caffè, se ben eseguito è da far perder la testa… lo abbiamo conosciuto nelle interpretazioni che hanno spostato l’attenzione su fragole, pistacchi… versione inedita, ma comunque dolce, di un sempreverde della cucina. Oggi lo rielaboriamo in versione salata, trafugando qua e là da un’altra ricetta, tipica degli anni ’80. Filosofia del buon cibo che si traduce in fatti?
Alchimia che diverte, che seduce, che piace. Signori e Signore, vi presentiamo il…
Tiramisù di gamberi
Gli ingredienti
- 150 grammi di maionese
- 50 millilitri di panna
- 200 grammi di mascarpone
- una trentina di gamberi
- olio, sale e pepe q.b.
- qualche fetta di pane in cassetta
- 1 limone
- Erba cipollina
Il procedimento
Una volta scelte le coppe – possibilmente da gelato – in cui inserire il preparato, procediamo con il tagliare il pane in cassetta, nella forma e nella dimensione adatta. Saranno necessarie tre fette per porzione. Inseriamo, quindi, la prima, in modo tale che aderisca al contenitore scelto per l’occasione.
A parte, mescoliamo maionese e mascarpone, emulsionando con olio, sale e pepe. Spalmiamo sul pane un velo del composto appena ottenuto e copriamo con i gamberi. Passiamo, quindi, al secondo strato, continuando come nel caso precedente; poi – piramidalmente – al terzo. A completare, una spolverata di erba cipollina.
Lasciamo riposare in frigo per una notte. Da servire freddo, come un piacevole antipasto.
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