Cresc’tajat… e abbiamo detto tutto

Cresc’tajat… e abbiamo detto tutto

Se lo chiedete ad un Marchigiano o meglio, ai residenti nella zona di Pesaro-Urbino, vi risponderanno, raccontandovi che fanno parte della tradizione locale e che, forse, non c’è niente di più buono, saporite e duttili come sono. Le cresc’tajat, meglio conosciute come pasta dei poveri, altri non sono che un piatto di recupero della polenta.

Si ottenevano – per comprenderci – ricavandole dalle cresce della polenta avanzata del giorno prima, dopo averle spianate, cotte in acqua bollente e averle tagliate in quadrati irregolari, sorta di maltagliati, ottenuti tramite un impasto differente.

E, di bello c’è che le si può abbinare con i condimenti più disparati. si va dal brodetto, al più tipico vongole e ceci o, ancora, volendo, ad un semplice sugo di pomodoro detto ‘finto’, arricchito con un soffritto a base di lardo. Insomma, ce n’è per tutti i gusti…

UN CLASSICO SEMPREVERDE

(Cresc’tajat al sugo)

Pasta tipica delle campagne a base di polenta e farina, in uso con condimenti a base di fagioli, ceci, baccalà, etc., ve la proponiamo nella versione, probabilmente, più semplice. Arricchita, cioè, di un sugo leggero, a base di pomodoro, ma l’invito è a sperimentare, divertendovi a metterla in sintonia con gli latri ingredienti, tipici della località di provenienza.

Ingredienti:
  • 160 gr. di farina di frumento
  • 80 gr. di polenta cotta e raffreddata
  • 1 uovo medio
Per il sugo al pomodoro:
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 spicchi di aglio
  • 250 gr. pomodori pelati
  • sale
  • peperoncino in polvere
  • parmigiano grattugiato (facoltativo)
Procedimento:

Impasto: sulla spianatoia, mettete la farina a fontana. Inserite, al centro, l’uovo e la polenta, tagliata a cubetti. Impastate con le man,i fino ad ottenere una pasta omogenea, sia in consistenza sia nel colore. Lasciate riposare coperta da un panno pulito, per circa 30 minuti.

Nel frattempo, preparate il sugo: in una padella dai bordi alti mettete l’olio, con i due spicchi di aglio schiacciati. Fate scaldare, poi unite il pomodoro, salate, unite il peperoncino e fatelo restringere. A fine cottura, eliminate l’aglio, qualora non dovesse piacere.

Riprendete la pasta, dividetela in pagnottine e stendete ciascuna di esse con il mattarello, conferendo loro la forma della piadina. Per mezzo di un coltellino appuntito, ricavate tanti triangoli e rettangoli irregolari da ogni crescia. Mano mano che la pasta è pronta, spostatela su un panno infarinato.

Cuocete le cres’tajat in acqua bollente salata, come si fa per qualsiasi tipo di pasta, tempo di cottura 3/4 minuti. Scolate con un mestolo forato e trasferite il tutto nella padella con il sugo. Spolverizzate di abbondante parmigiano grattugiato, se lo gradite.

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