Dieta: il futuro ce lo riscrivono gli alimenti

Dieta: il futuro ce lo riscrivono gli alimenti


Entro il 2050, secondo le stime, saremo, sull’intero Pianeta, 10 miliardi e, rispetto a quanto fatto fino ad ora, dovremo modificare i nostri stili di vita, a partire da quel che mangiamo e dai modi in cui produciamo gli alimenti.

A tal proposito, il WWF ha stilato una lista dei 50 cibi del futuro, sulla base dei parametri legati all’impatto ambientale ma anche alle loro proprietà nutritive. Valutazioni, che rappresentano parte, tra l’altro, di un importante report della FAO.

In sintesi:

  • FOCUS SUGLI ALIMENTI VEGETALI. Del resto, hanno un impatto assai minore sul consumo del suolo e sull’inquinamento.
  • OTTIMIZZARE LA DENSITÀ DEI NUTRIENTI. La selezione è avvenuta, cioè, tenendo conto della percentuale di nutrienti presenti nei vari elementi. Abbondanza di proteine, fibre, grassi polinsaturi, calcio, ferro, zinco, potassio, vitamine A, C, D, E, B1, B2, B12 e folati; a scapito, invece, di grassi saturi, sodio, zuccheri aggiunti.
  • CAMBIAMENTI CLIMATICI E UTILIZZO DEL SUOLO. Negli anni a venire, vedremo nascere nuove tipologie produttive, in risposta alla crescente domanda di cibo. Per questo, le soluzioni più all’avanguardia risulteranno, in assoluto, le privilegiate.
  • CULTURA E SAPORE. L’elenco è stato stilato in base, pure, alla popolarità e provenienza dei diversi prodotti, distribuita sui 5 continenti. Non solo, è stata presa in considerazione anche la capacità di poter ‘partecipare’ allo stesso piatto. Arricchirsi e sommarsi, per dare vita a nuove pietanze ed altrettante ricette.

Dunque, sono compresi, in tutto, 13 tipi di cereali e tuberi; 12 tipi di fagioli e legumi; 18 verdure; 3 tipi di funghi e 4 tipi di noci e semi. Frutta ed erbe, differentemente, non rientrano nell’enumerazione in esame.

  • Alghe e Wakame, tanto per cominciare, contengono acidi grassi essenziali e antiossidanti ricchi di proteine e si pongono come potenziale sostituto della carne
  • I fagioli appartengono alla famiglia dei legumi e sono fonte di fibre, proteine e vitamine del gruppo B. Rientrano, nella categoria, gli Adzuki, i fagioli Neri, i Bambara, la Cowpea e persino le fave. Poi, ancora, ci sono lenticchie, fagioli Marama, Vigna Radiata, semi di Soia, sempre più in uso sulle nostre tavole
  • Il Nopale è un cactus, è vero. Eppure, contiene notevoli quantità di vitamine C ed E
  • Ci sono, poi, i cereali integrali, tra cui l’Amaranto, ad esempio, eccellente alternativa al riso bianco, al mais ed al grano. Così vale per il Grano saraceno, il Miglio Africano, il Fonio, il Grano Khorasan, la Quinoa, il Farro, il Teff, il riso Selvatico
  • I fiori di zucca vengono considerati un toccasana, particolarmente dolci e pregni di carboidrati e acqua. Idem dicasi per i pomodori arancioni e l’Ocra
  • A basso contenuto calorico e ricche, invece, di fibre, vitamine e minerali, si inseriscono, nella classifica, le verdure a foglia verde: barbabietole, cime di Rapa, cavolo Cale, Bok Choy, zucchina, cavolo Rosso, spinaci, Crescione d’Acqua
  • Per i funghi, solo elogi, giacché sono fonte di vitamina B, D, proteine e fibre. Nell’ordine, menzioniamo la Flammulina velutipes, il Maitake, il Lactarius deliciosus
  • Che dire dei Superfood, apprezzati per la forte presenza di proteine, vitamina E e grassi buoni? Si va dai semi di Lino al Sesamo; dai semi di Canapa alle Noci
  • La Scorzonera di Spagna si distingue, a sua volta, tra gli ortaggi a radice, da cui si possono reperire vitamine e minerali. Le si affiancano, il prezzemolo a radice grossa e il ravanello
  • Passiamo, quindi, ai germogli. In tal caso, il processo di germinazione raddoppia se non, addirittura, triplica, il valore nutritivo della pianta. Erba medica e Ceci ne fanno parte
  • La radice di Loto rientra tra i tuberi, autentico ritrovato di energia. A seguire, Igname viola e patate dolci

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