The last dance…
Pensavo che avresti aspettato il 17… Che ti fossi stufato era evidente, ma credevo che quello fosse un po’ il nostro numero. E invece no. Hai preferito mollare la presa, oggi.
Oh, non inaspettato, no. Troppo simili, io e te. Avrei fatto lo stesso. Esageratamente affamato di vita, Tu, come me… per vederla scorrere via senza un senso. Allora mi hai lasciata, ma a modo tuo. Mi sono chiesta, stanotte se, forse, non ti avessi deluso… io, femmina, affaccendata a diventare il maschio che aspettavi. Avrei fatto di tutto, pur di piacerti. Poi, però, credo tu mi abbia guardata – non solo vista – e abbia scelto di fare di me una Principessa.
Così è stato, fino a rendermi l’ultimissimo omaggio, prima di accomiatarti. Un regalo eclatante, di quelli che riesci a fare solo tu… Amore…
Alberto… Tu sei stato il primo uomo che io abbia mai amato. La prima vera passione; il primo di cui, smaniosamente, bramassi lo sguardo. Tu sei le radici, salde, su cui tuttora poggio. Sei il mio carattere. Sei l’ironia, l’intelligenza… il soldato che ho imparato ad essere.
Perdonami, Tesoro. Ed io perdono Te. Entrambi, chissà, non siamo stati all’altezza delle aspettative dell’altro/a. Entrambi, però, ci siamo conservati puri e veri… e liberi, accompagnati dai nostri difetti.
Amore mio, sapevo, l’istante in cui ci siamo guardati negli occhi, che ci stavamo salutando e sai, adesso so pure che mi hai protetta, stavolta, per non permettere che affondassi. Che sono forte, lo sai, esattamente come mi hai insegnato Tu! Argilla, nelle tue mani e, nel bene e nel male, fiera di indossare lo stesso cognome.
‘Caspita, quanto sei bello Albe!‘, questo te lo avrei voluto ripetere milioni di volte. Tutte le occasioni in cui ho provato ad essere come te. Poi, ho compreso che giusto era, solo, essere come… me. Sbagliata, storta, sgangherata, probabilmente, ma figlia. Devota, innamorata… questo sì.
Piove e c’è il Sole; dentro, fuori… Indosso il tuo anello. ti porto addosso, papà e che bello che Tu abbia recitato sempre te stesso… Siamo stati complici, amanti, nella maniera in cui una bambina può esserlo con l’uomo che l’ha generata. Simbiotici Entrambi, str…
Che onore averti avuto. Che figata chiacchierare con te di politica, di calcio… Vedere il mondo, con te! Ora immagino che ti starai, finalmente, fumando la tua sigaretta, magari in compagnia dei tuoi amici… Sai che c’è? Ne cerco una anche io (che il vizio non ce l’ho). Eppure, non conosco un modo migliore per salutarti.
Adesso… ti sento, Amore! Ti sento forte forte, papà!
Tua, Angela