Bubble room: quanto è bello vivere… in una bolla
Idea di vacanza… proposizione di desideri, intramontabile. Per questo, anche nel pieno dell’inverno, il rimando alla sensazione di libertà vola ugualmente. C’è chi ricorda l’estate precedente, chi il Natale appena trascorso, chi ha voglia … di una nuova esperienza. Ed è proprio in quest’aria di cambiamenti che si viene a posizionare il pensiero del Campeggio.
Un campeggio, però – notate bene – di ultima generazione, in cui al contatto con la natura, all’assenza dei rumori urbani, all’atmosfera rilassante si vadano ad aggiungere i comfort di una camera d’albergo. Niente insetti, umidità, freddo, per capirci…
Come? Attraverso il soggiorno – il tutto si riassume qui – in una Bubble room.
La particolare tipologia di struttura esiste, oramai, da diversi anni ma ultimamente, in termini di scelta, sta prendendo sempre più piede. Sebbene nel nostro paese esempi del genere siano numericamente ristretti, i pochi stanno rapidamente attirando l’attenzione del pubblico, soprattutto della frangia più curiosa e in cerca di …’qualcosa di inedito’.
Dunque, già stando al nome, il concetto si rende subito chiaro. Si tratta – cioè – di enormi bolle (o meglio, sfere di plastica), strategicamente poste nelle vicinanze di boschi, torrenti o laghi. Un modo, per permettere a chi vi risiede di fare il pieno dell’ambiente circostante restando, tuttavia, isolato e protetto.
In quanto, poi, agli standard presenti all’interno, le tipologie non si contano. Alcune sono dotate unicamente delle attrattive basiche: tavolini, sedie e così via. Altre consentono il bagno privato; altre ancora, persino la vasca idromassaggio.
Del resto, si legano al cosiddetto fenomeno del glamping, campeggio glamour, che non intende abdicare alle comodità, né ad un tocco estetico, che non fa mai male, in specie quando ci si coccola.
Le bolle, nello specifico, fanno uso di una turbina, capace di mantenere il corretto livello di pressione d’aria. Appositi filtri, dal canto loro, sono preposti ad evitare la formazione di muffe, contrastare l’umidità e garantire agli ospiti il massimo della qualità.
Già, ma come e quando è nata la trovata? Bisogna tornare, nella memoria, al 2006. Fu, infatti, allora che il designer francese Pierre Dumas ebbe l’intuizione. Un eco-design rivolto ai momenti di svago e relax, immersivo ma non impattante sull’ambiente. Un’impesa ben riuscita, dal successo immediato e dall’evoluzione altrettanto rapida.
Un’opportunità, pure, per stare là dove non è possibile costruire, per poi, semplicemente, rimuovere il tutto e spostarsi altrove, a tempo debito. Nessun materiale nocivo lasciato in giro, nessun intralcio o danno, tutt’intorno.
Ebbene, qualora foste desiderosi di ‘provare’, sappiate le prenotazioni fanno effettuate con largo anticipo. Ad oggi, tra le regioni coinvolte sull’argomento, sono da segnalare Piemonte, Toscana, Sicilia, Basilicata e Liguria. Una notte per due oscilla tra i 130 € e i 250 € ma, ovviamente, il prezzo dipende dal periodo e dalla struttura.
Il resto è solo scoperta, divertimento, avventura…
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