Vuna: ecco a voi il tonno ‘falsificato’

Vuna: ecco a voi il tonno ‘falsificato’

Tonno vegano? Non è affatto scontato riuscire a reperirlo. Di buono c’è, tuttavia, che si può, in maniera indifferenziata, realizzarlo in casa. Molte le ricette, al riguardo, disponibili on line. Disparati, gli ingredienti con cui prepararlo. Un ‘idea? Ceci, maionese, senape e salsa di soia, senza dimenticare – ovviamente – le alghe.

Alghe, sia ben inteso, commestibili, valida alternativa alla più accreditata Nori, utilizzata, in genere, nella preparazione del Sushi. Prodotti, tutto sommato, semplici da trovare. Basta recarsi in un comune supermercato, oramai, anche se, presso alcuni punti vendita, sono disponibili vaschette mixate, altrettanto interessanti per la preparazione in questione. Dall’intenso sapore di mare, sono – inoltre – fonte indiscussa di benessere. Contengono, infatti, vitamina A, B, Csali minerali e acidi grassi Omega-3.

VUNA (fai da te)

Ingredienti:

  • 500 gr di ceci cotti
  • 60 gr di maionese (vegana ovviamente)
  • 1/2 cucchiaio di senape
  • 12 capperi
  • 1 cucchiaio di alghe tritate
  • Aglio in polvere
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • 1 cucchiaio di salsa di soia

Preparazione:

Versate i ceci in una ciotola e schiacciateli in modo grossolano, utilizzando una forchetta. Aggiungete gli altri ingredienti e mescolate. Fate riposare, per 10 minuti e… il gioco è fatto! Il segreto per una buona riuscita? Prestare attenzione, nel trattare la purea di ceci. Questi ultimi non vanno schiacciati troppo finemente. È necessario – invece – ottenere un composto grossolano, che ricordi visivamente l’aspetto del tonno in conserva.

Più nel dettaglio, il tonno vegano prende il nome di Vuna, dove la consonante iniziale sta per Vegan; mentre una ricorda il suono di tuna, vale a dire tonno, nell’accazione inglese. Vegan tuna si trasforma, insomma, nella sua stessa sintesi.

E c’è da dire che se il gusto, a dispetto di quanto si possa immaginare, è quello tipico del mare, la consistenza, pure, è assai simile a quella del pesce. Motivo per cui lo si può ricettare, proprio come si farebbe con l’originale. In insalata, per dirne una, oppure in una poke bowl, ideale per un pranzo leggero e fresco.

L’abbinata riuscita? Sta bene assieme a pomodoro, insalata, riso e legumi. Può, inoltre, essere inserito nel sandwich, oppure nel più comune tramezzino, per una merenda diversa dal solito. Perché, poi, non ricavarne una mousse? Spalmato su una bruschetta, oppure a condire la pasta può rappresentare una vera sorpresa.

Ne esiste una versione al naturale, una arricchita con spezie… ed è persino possibile trovarlo sottovuoto, oltre che nelle classiche scatolette o nei barattoli in vetro.

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