Quel gran genio di… Leonardo

Quel gran genio di… Leonardo

Cose che si conoscono, ma forse non abbastanza, per attribuire l’adeguato onore a colui che ne detiene il merito dell’invenzione. Che Leonardo da Vinci sia un genio è un dato di fatto. Probabilmente, tuttavia, non tutti sono al corrente delle eccezionali invenzioni che ha saputo regalarci. Innovazioni, che tuttora caratterizzano il nostro quotidiano. Idee, apparentemente banali, che, tuttavia, hanno cambiato per sempre lo stile del nostro esistere.

MILLE VOLTI IN UN SOLO UOMO

Del resto, pittore, scienziato, ingegnere, architetto, scultore, disegnatore, progettista… ci si è mostrato – per sua grazia – in mille vesti e, in ogni occasione, è riuscito a donarci il meglio di sé. Arte ed invenzioni: intuizioni, magari rimaste su carta, capaci di anticipare i tempi e fornire importanti linee guida per i secoli a venire.

8 PEZZI D’AUTORE

Autore: Mario Taddei
  • La macchina volante – o meglio, l’ornitottero – viene generalmente considerata la più rappresentativa tra le opere di Leonardo, fortemente esplicativa del suo alto ingegno. Dunque, partendo dallo studio del volo degli uccelli e dalla dissezione della struttura delle loro ali, il sogno di Icaro si realizza… tramite un apposito macchinario. Così, lo scienziato butta giù gli schizzi. Rappresentano un mezzo composto da una tavola e da due grandi ali, che vengono manovrate tramite un apposito sistema di pedane e leve
Autore: Mario Taddei
  • Precursore della più moderna automobile, il carrello semovente anticipa, di molto, alcune tra le caratteristiche su cui poggiano le vetture odierne. La dote, ad esempio, di muoversi senza spinta umana, poter frenare e persino sterzare. Nato come mezzo da impiegare in ambito teatrale, può davvero considerarsi l’idea embrionale di quel prodigio meccanico che, parecchi anni dopo, entrerà a far parte del nostro quotidiano

FINO AL CIELO E RITORNO

  • Aria, terra… acqua: la curiosità spinge Leonardo a sondare tutti gli elementi appartenenti alla Natura. Di qui, l’idea di uno strumento che permetta all’uomo di respirare e muoversi, anche sotto la superficie dei mari. Un vero e proprio scafandro da palombaro, il cui pezzo forte consiste in canne e tubi di cuoio attaccati ad una maschera facciale e dotati di anelli di acciaio, per meglio resistere alla pressione dell’acqua
  • L’invenzione del paracadute – storia insegna – va attribuita alla mano di Louis-Sébastien Lenormand ( 1783). Ciò non toglie che il fiorentino, a suo tempo, abbia già compiuto una serie di studi, volti a comprendere come ridurre la velocità della caduta di un uomo dal cielo. Sua la conclusione che, utilizzando una tenda di lino chiusa ai lati e della lunghezza e profondità di 12 braccia, sarebbe stato possibile sopravvivere all’impatto con il suolo
Autore: Mario Taddei
  • La vite aerea viene, di fatto, considerata l’antenato del contemporaneo elicottero. Il progetto consiste in una vite elicoidale in grado comprimere l’aria, favorendo il volo. Nota ancora oggi come macchina del volo verticale, la si ritiene l’antesignana del meccanismo automatico, fondamento per la costruzione degli elicotteri
  • Tra le invenzioni più curiose e spettacolari è, senza dubbio, l’automa cavaliere. Si presume sia stato progettato per allietare le feste presso la corte sforzesca di Milano ma non è chiaro se, in seguito, sia stato effettivamente realizzato. Ad ogni modo, per lo strano oggetto, era stata prevista la possibilità di alzarsi in piedimuoversi ed emulare i movimenti fondamentali. Tramite un marchingegno a percussioni, poi, avrebbe anche potuto emettere suoni dalla bocca. Insomma, un vero e proprio robot, ante litteram

STRATEGIE DI GUERRA

  • Ideato con il proposito di rivoluzionare l’ambito urbanistico e militare, il ponte girevole si rifà di un avveniristico sistema di rulli di scorrimento e argani che gli permettevano di ruotare di 90 gradi e compiere, in tal maniera, le operazioni più disparate. Si va dal passaggio di imbarcazioni, sfruttando i canali all’isolamento della città, se presa d’assalto. Era prevista anche la presenza di un contrappeso, per evitare che il ponte crollasse, durante le operazioni
Autore: Mario Taddei
  • Non manca, nell’ambizioso elenco, il prototipo di quello che sarebbe diventato il sottomarino. In sostanza, si tratta di un’imbarcazione tradizionale, dalla quale il pilota possa accedere ad un abitacolo sottostante, da manovrare manualmente e in grado di muoversi meccanicamente, sotto la superficie dell’acqua

LEGGI ANCHE: Quel grande furbacchione di Leonardo che nascose la Gioconda… sotto la Gioconda

LEGGI ANCHE: Quando le regole, anche in fatto di cibo, le detta Leonardo