Quel pesce-cocco creato in laboratorio…
Pronti a cibarvi di pesce-coccodrillo?
Ebbene, la vicenda, forse, non sarà eccitante come la trama di Jurassic Park, ma gli elementi per rendersi intrigante, alla stregua di una storia di fantasia, ci sono tutti. Dunque, gli scienziati prendono a giocare con la genetica e ci riservano sorprese interessanti, anche se la questione riguarda, banalmente, il trattamento di pesci gatto.
![](https://newsitaliane.net/wp-content/uploads/2023/03/acd193f1a8c675b993a981a3d2622225.jpg)
In sintesi, un gruppo di studiosi dell’Università di Auburn ha pubblicato, di recente, una ricerca, nella quale si descrive l’innesto – per l’appunto – su una delle creature in esame, del gene della catelicidina di un alligatore. Peptide, quest’ultimo, atto a contrastare una serie di malattie.
I ricercatori hanno notato che i tassi di sopravvivenza dell’animale, in seguito alla modifica, risultavano “due e cinque volte più alti” rispetto allo stesso esemplare, selvatico. L’obiettivo – ovvio – non era fine a se stesso, ma mirava ad aumentare la resistenza della specie in esame e aiutare, in contemporanea, gli allevatori.
Va specificato, a tal proposito, che la tipologia in questione rappresenta oltre il 50% della domanda statunitense di pesce d’allevamento. Allo stesso tempo, il problema è che parecchi tra gli esponenti della razza presentano, spesso, malattie ed infezioni; pertanto, vengono sterminati.
Ecco, dunque, la soluzione. Una risoluzione efficace, a quanto pare. Un modo, seppur inconsapevole, per assaggiare, pur se in seconda battuta – ci rivolgiamo ai più curiosi – carne di alligatore…
LEGGI ANCHE: Stranezze dal mare: quegli animali dalle forme… discutibili
LEGGI LE ALTRE NEWS NELLA SEZIONE SCIENZA