Dolce Pasqua… a cui si inchinano persino le Stelle

Dolce Pasqua… a cui si inchinano persino le Stelle

Rompere le uova nel paniere… romperne, magari, il guscio di cioccolato, giacché qui di prodotti tipici della Pasqua si tratta, in versione gourmet, per i più viziati, comprese le Colombe, elemento irrinunciabile, anche questo, delle Festività in corso.

Alta pasticceria, che si esprime attraverso una dimensione creativa decisamente sviluppata e persino il piacere, all’assaggio, si disegna extra.

VIAGGIO TRA LE GHIOTTONERIE PASQUALI

  • Limited edition, tanto per cominciare, la proposta del maestro pasticciere Diego Crosara, per Marchesi 1824. I coniglietti e i decori dai colori pastello, a sua detta, vanno per la maggiore, in abbinamento a uova di cioccolato. Disponibili – queste – nei formati da 1 o 2 kg, su ordinazione, anche in versione mandorlato, con frutta secca. Ci sono, poi, le tipologie classiche, pregiate e nelle confezioni a lanterna e le Colombe, profumatissime e nella doppia versione: tradizionali, oppure all’arancia e gianduia. C’è spazio anche per il salato: la focaccia pasquale, al formaggio e zafferano italiano è imperdibile
  • Svettano il rosa e l’azzurro tenue, anche se ci si rivolge alla pasticceria Sant’Ambroeus di Milano. Le uova artigianali, in cioccolato monorigine São Tomé fondente al 70% si presentano in una doppia interpretazione, ma la più recente idea i Colomba, finemente glassata con cioccolato fondente rosa pastello e delicata colombina, la fa da padrona su tutto il resto
  • Banksy, Pistoletto, Ai Weiwei, Yayoi Kusama, nella loro rilettura più golosa… Alcuni tra gli artisti contemporanei di maggiore spicco vengono, così, omaggiati dal pasticciere Walter Musco, con tanto di mostra “! – impressioni dall’arteEsposti presso il laboratorio di Roma, spiccano esemplari unici. Lavorazioni artigianali, che comprendono, oltre alle Edizioni limitate, anche uova di cioccolato, classiche e gourmet, con pralinato alle arachidi, pralinato pistacchio e lampone, gelèe alla fragola e pralinato nocciola e tre tipologie di Colombe (classica, al cioccolato, con ciliegie e semi di papavero)
  • Andrea Tortora, già king di pandori natalizi ad alto tasso di sofficità, riesplora – per l’occasione – il suo guscio glassato con mandorle e nocciole. Il tutto, ad avvolgere, inaspettatamente, la texture morbida dell’impasto della Colomba, dalla forma – però – inconfondibile dell’uovo. Per chi ha sempre desiderato la crasi perfetta
  • Quattro varianti goduriose, inclusa una novità al pistacchio, per gli insaziabili amanti dell’oro verde e l’alternativa, al dolce di Pasqua vegano. Lo chef tristellato Antonino Cannavacciuolo si sbizzarrisce, tra cioccolato e arancia, gianduia, classico e mille altre proposte, eccellenze della cucina dolce
  • Sontuosa, già nel pratico packaging da (tr)asporto, la Colomba artigianale dello chef Giancarlo Perbellini è quanto di più tradizionale ed elegante si possa pensare di regalare agli appassionati della classicità
  • La promessa festiva della pasticceria Gattullo è dolce q.b., grazie alle uova di cioccolato, fondente o al latte, pensate anche per chi deve stare attento agli zuccheri. Aderisce, difatti, quest’ultima, al progetto di AAGD Lombardia, Associazione per l’Aiuto ai Giovani Diabetici. Per ogni uovo venduto, 5 Euro saranno devoluti alla causa
  • Tre Colombe artigianali tre, le produce il Forno Brisa di Bologna, che ha superato con successo l’ultimo crowdfunding per lo sviluppo della filiera della “bakery orizzontale“. Classica, Gianduia e caffè, Albicocche e cioccolato fondente autoprodotto e, su ordinazione, persino la versione vegana. E se le brutte ma buone, Colombe con piccoli difetti estetici ma perfette al gusto sono sempre presenti nei punti vendita, a prezzo ribassato, sul versante salato arriva la pizza di formaggio marchigiana, in collaborazione con il forno Pandefrà di Senigallia
  • Lo confessiamo, un’autentica delizia. Gli ovetti di cioccolato – fondente, bianco e al latte – di Matteo Dolcemascolo dell’omonima pasticceria di Frosinone rappresentano una gioia per gli occhi, prima ancora che per il palato, da scartare e assaporare con cura. Senza dimenticare di assaggiare anche una fetta di Colomba, classica o glassata al pistacchio

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