Si chiama Crubik e mangiarlo è un vero gioco

Si chiama Crubik e mangiarlo è un vero gioco

Al massimo 150 pezzi, sfornati ogni giorno presso la Farmacia del Cambio di Torino, locale storico della cittadina piemontese. Si tratta, nello specifico, di un prodotto innovativo, unico, al punto tale da poter assistere, quotidianamente, ogni mattina, a file e file di persone, in attesa di acquistarlo. il Crubic, in assonanza al più noto cubo di Rubik, insomma, va letteralmente a ruba.

Di cosa di si tratta? Nulla di più semplice… e goloso. Un cubo/cornetto ripieno di crema pasticcera alla vaniglia, ideato dallo chef stellato Matteo Baronetto e, a dirla tutta, neppure l’autore si aspettava un successo tanto immediato. “Ne sforniamo tra i 120 e i 150 al giorno e, effettivamente, li finiamo in pochissimo tempo; ma la verità è che finiamo tutta la viennoiserie, nell’arco della mattinata“.

In pratica, anziché addentare il classico cornetto, si ripiega sullo ‘strano oggetto’, realizzato ad arte e che, oramai, come inevitabile, spopola anche sul web. Una trovata, che affonda le radici nel 2019, quando fu inventata da un ardimentoso team di sperimentatori, intenti a verificare la cottura di una base croissant, all’interno di stampini, insolitamente quadrati.

Per me funzionava“, ha sottolineato Baronetto, spiegando che la forma, considerata affascinante “ricorda un sampietrino di piazza Carignano. Quindi, aveva anche un significato particolare, nel luogo in cui siamo. E poi era molto appagante come gusto, un guscio di sfogliato, con una bella farcitura alla crema. Nella mia testa, non poteva non funzionare“. Complice la pandemia, tuttavia, il boom si è registrato soltanto negli ultimi tempi verificabile, oltre che dalle lunghe code fuori al negozio, dalle numerose ordinazioni telefoniche.

Non credo che i clienti vengano solo per il Cubo“, viene, tuttavia, specificato. “Il fatto è che la Farmacia è diventata una meta per la colazione in città ed è una cosa che ci rende molto orgogliosi“.

Il catalogo con i prodotti, del resto, è variegato: si va dal pain au chocolat alla veneziana, dai classici croissant al Lievitato 1757, con crema di nocciole. A dare il via all’impennata, il passaparola social ma, si tiene precisare: “Abbiamo creato standard molto validi, con prodotti magari meno urlati ma altrettanto buoni“.

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