Cinque ricette cinque d’autunno, prese in prestito alla tradizione
Piaceri tipici… di un posto, oppure di un particolare periodo dell’anno. E’ così che nascono i piatti ‘del ricordo’; quelli cioè che, appena in tavola, ci riportano indietro a quando eravamo bambini. Legati all’infanzia, ci rinfrancano e ci commuovono al tempo stesso e ri-assaggiarli è sempre un’esperienza arricchente.
Ecco, allora, che, anche in autunno, le tavole – dei ristoranti e non – si riempiono delle prelibatezze legate alla stagione.
Siete curiosi di conoscere le proposte più gettonate, nel mese di novembre? Sentite un po’…
Muffulette di San Martino
Le pagnottelle siciliane, piatto caratteristico della festa dedicata a San Martino vengono consumate, a dire il vero, per tutto il mese dedicato ai defunti. E se il 2 novembre tradizione vuole che proprio non possano mancare, sulle tavole degli isolani, le stesse golosità – ottenute con grano duro e semi di finocchietto selvatico – assecondano i gusti di molti, nell’intero Stivale, per tanti e tanti altri giorni. Consumate come antipasto ancora calde, si condiscono con un filo d’olio, origano, pomodori a fette e, volendo, filetti di acciuga.
Vellutata di zucca
Non esiste confine tra regione e regione, invero, neppure per la Vellutata di zucca. Un primo semplice, di origine contadina e, a guardar bene, anche economico. Lo si può preparare in purezza, adoperando semplicemente zucca Mantovana condita con un filo di olio extravergine di oliva. È, tuttavia, possibile arricchirla, in maniera creativa e personale, in modo da renderla ancora più saporita e toglierle un pizzico di dolce, talvolta, esageratamente persistente.
Tajarin al tartufo bianco d’Alba
Un primo piatto decisamente raffinato e pregiato, tipico del Piemonte, sono i Tajarin al tartufo bianco d’Alba, che viene raccolto, proprio nel periodo compreso tra ottobre e dicembre. Si tratta, nel particolare, di una tipologia di pasta, lunga e sottile, che si distingue per la presenza di abbondante tuorlo d’uovo. Il colore giallo paglierino la rende, difatti, subito riconoscibile. Condita con burro e tartufo, appunto, è tra le bontà che più attirano tutti i palati.
Bagna cauda
Rimaniamo in Piemonte, per parlare della Bagna cauda, solitamente preparata e servita a mo’ di pietanza unica; ma anche, in talune occasioni, nella veste di antipasto. L’intingolo, a base di acciughe, aglio ed olio, viene servito in accompagnamento alle verdure fresche di stagione. Da provare, per la sua unicità!
Castagnaccio toscano
Arriviamo – infine – ai dolci e, in particolare, al Castagnaccio toscano, spesso preparato in occasione della Festa dei morti. Gli ingredienti che lo compongono, vale a dire farina di castagne, uvetta, pinoli, noci e rosmarino lo rendono un fine pasto – e non solo – sostanzioso, che vale la pena di essere assaggiato.
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