Como in un giorno? Sulle rive del Lago, tutto è possibile…

Como in un giorno? Sulle rive del Lago, tutto è possibile…

Un giro sul battello è praticamente d’obbligo. Tuttavia, per chi avesse voglia di visitare il lago di Como affrontando il viaggio in macchina, esistono itinerari alternativi, altrettanto ricchi di storia, arte, cultura e natura, ovviamente. Basta una sola giornata, per godere di quest’area della Lombardia ad alto tasso di borghi, catalogati ufficialmente tra i più belli d’Italia.

C’è, del resto, chi lo considera il “miglior lago al mondo” e, di fatto, rappresenta la meta per eccellenza di celebrities. Divi e divine del mondo dello spettacolo e dello sport se ne contendono le splendide ville e alcuni, addirittura, ne hanno fatto il proprio buen retiro. Robert Pattinson, per dirne uno o Mauro Icardi.

In generale, sul lungolago comasco, i turisti sono spesso d’eccellenza. Eppure, lontani dai riflettori del jet set, le destinazioni da esplorare rappresentano un vero e proprio richiamo all’avventura.

TRE VALIDE ALTERNATIVE

Orrido… ma non troppo

Se siete armati di spirito wild, impossibile saltare un’escursione all’Orrido di Bellano, spettacolare gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda.

Ebbene, nel corso dei secoli, la roccia ha finito per modellarsi in tetri anfratti, gigantesche marmitte e suggestive spelonche. Il canyon, strettissimo, è visitabile grazie ad un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua. Qui, i colori riverberano sfumature tropicali e il verde della vegetazione si fa lussureggiante.

Il frastuono delle cascate, poi, che si infrangono sulla pietra ha rappresentato una fonte di ispirazione per numerosi artisti della parola, che hanno scritto di questo luogo. Stendhal lo citò nel suo Viaggio in Italia; Johann Jakob Wetzel volle raccontarlo come “un teatro di bellezza e spaventi, da cui si sente uscire un rumore simile a quello del tuono”. Per info: www.discoveringbellano.eu.

Rapiti dal fascino di inizio’900

Nei suoi giardini amava passeggiare Rosa Curioni De Marchi, iconica signora vissuta nel periodo della Belle Epoque. Suo marito, Marco De Marchi, fondatore dell’Istituto Italiano di Idrobiologia, acquistò la proprietà nel 1925 e, ancora oggi, all’interno della Casa Museo si possono ammirare i raffinati abiti dell’epoca, custoditi nella camera da letto padronale.

Otto secoli di storia e un meraviglioso Giardino Botanico (che invita allo slow tourism e alla contemplazione), fanno dell’antico convento femminile cistercense di Villa Monastero, in quel di Varenna, un must to see assoluto.

Passeggiando nel giardino a bordo Lago, inoltre, le possenti palme del Cile catturano lo sguardo, regalando un tocco esotico al contesto neoclassico. Per info: www.villamonastero.eu.

Quando il Medioevo si fa intraprendente…

Annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia, Corenno Plinio, nel comune di Dervio, si presenta come location ideale per il trekking urbano, grazie ai saliscendi dei suoi vicoli, che si snodano tra l’immancabile Castello e le rive placide del Lago. Non a caso, l’agglomerato medievale indossa anche il nome di Borgo dei mille gradini.

Doverosa, una sosta presso la Chiesa di San Tommaso di Canterbury (risalente alla fine del XII secolo) con le sue Arche Trecentesche e gli straordinari affreschi. Per gli appassionati di escursionismo, il Sentiero del Viandante, che collega il centro alla Torre di Orezia, è forse uno tra gli itinerari più affascinanti di questa parte della Penisola.

Fra testimonianze architettoniche medievali, boschi, castelli e chiese, la cittadina non è da meno neppure in fatto di avanguardia tecnologica, tant’è che la si può visitare seguendo i percorsi indicati dai QR Code presenti all’imbocco di ogni vicolo. Per info: www.corenno.it.

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