L’ultima vita degli stivali li vuole ‘inseriti’
Questione di dettagli, mettiamola in questo modo e, in fondo, a ben guardare, le cose stanno proprio così. Vale a dire che la differenza la fanno i particolari. I grandi cambiamenti si operano, attraverso lo studio e l’alchimia di piccoli elementi. Così è, da sempre. Tale è, anche quando si tratta di passerelle.
Eccola, allora, la ‘quisquiglia’ che fa la differenza, considerando le tendenze di stagione. Ce la propone, primo fra tutti per il prossimo autunno/inverno 2024, Balenciaga. Elemento disturbante, per certi versi, poiché troppo vicino nel tempo per essere stato metabolizzato e sentirne, anche solo in parte, la nostalgia.
Tant’è, i pantaloni, quest’anno, vanno introdotti all’interno degli stivali. Maniera, in realtà, per indossare (scarpe e abiti), capace di risvegliare insolite prospettive. Nella riuscita finale, inusuale e sorprendente.
Dunque, largo a jeans extra skinny o leggings infilati dentro a stivali attillati che superano l’altezza del ginocchio; oppure, di converso, jeans straight, ‘casualmente’ custoditi in un involucro dall’altezza media. Reminiscenza, i primi, della seconda decade dei 2000; eredità di una silhouette che, forse, non siamo ancora pronti a riaccogliere. I secondi, dal canto loro, sono figli di rimembranze più lontane nel tempo (non troppo), che ci trasportano, con nonchalant, nel cuore degli anni ’90. Perfetta combine, riassumibile in pantaloni lunghi infilati in cowboy boots o stivali a mezzo polpaccio.
Heritage chic, che magistralmente si abbina all’idea di camicie con il fiocco al collo, culottes, mantelle e stivali lucidi cuissardes e che strizza l’occhio alla cultura cavallerizza, prendendo in prestito i codici più raffinati dello sport in esame.
Il tutto – tuttavia – e qui sta la differenza – indossato ‘come per sbaglio‘, o per incanto. Disordine, sapientemente pensato, in verità, e calcolato a priori, per una riuscita che sembri frutto delle circostanze, per nulla prevista o premeditata.
Isabel Marant, in tal senso, si fa maestra di stile, con la personale proposta di stivaletti medio-bassi scamosciati e bordati di frange, prodighi ad accogliere i rispettivi pantaloni. Un po’ western, un po’ Hollywood, come si usa in casi di tal fatta. Non sorprende di ravvisare l’emblematico abbinamento neppure presso Acne Studios e Collina Strada, brand, entrambi, rivolti ad un pubblico giovane, cool, ricettivo verso quanto la moda mette sul piatto e sapiente nell’interpretarlo, poi, conferendogli un carattere individuale.
Gioco all’interpretazione, alla creazione di look fortemente personalizzati e mise non ancora inventate. Espressione del tempo attuale e, parimenti, riassunto di un passato che rivive, però, sotto lo sfondo di un timbro attuale.
LE MILLE VITE DEGLI STIVALI
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