Quando scivolano anche gli Dei dell’Olimpo…

Quando scivolano anche gli Dei dell’Olimpo…

Non è tutto oro quel che luccica. Vale a dire che il successo, più ancora che raggiungerlo, è complicato mantenerlo. Ce lo insegnano, a testimonianza, i numerosi che, da anni, si danno da fare per restare al passo con i tempi. Propongono un responso perennemente aggiornato delle personali sonorità ma, a volte, sfugge qualcosa e invece di risultare à la page, rischiano di tramutarsi, alcuni, se non ben attenti, nella caricatura di se stessi.

Reputation, si diceva un tempo, a sottolineare il fatto che il pensiero comune conta, eccome. Il Sentiment è in grado, in pratica, di condizionare non solo gli umori ma anche le vendite.

Partiamo, allora, da uno tra gli artisti più conosciuti e di riconosciuto valore. Eminem può piacere o non piacere ma, in genere, difficilmente delude e invece…

Sembra dipingersi alla stregue di un fallimento The Death of Slim Shady (Coup de Grâce). Come se, alle spalle del lavoro, in questa particolare occasione si sia rivelata una falla. Carenza di idee – stando ad alcuni – di opinioni o sentimenti capaci di arrivare alla pancia e, certo, non si può fare sempre centro ma stavolta manca il quid, il guizzo che ha saputo, di volta in volta, riferendoci all’artista, fare la differenza.

Così, paradossalmente, il singolo Houdini, che include una battuta sui premi di consolazione, pare fatto apposta per aprire la strada ad una discesa, da cui occorre presto assumere le debite distanze.

Che dire di Katy Perry? Annoverabile tra le popstar più iconiche degli ultimi 20 anni, ha perso forse il binario del grande ritorno. Woman’s World voleva presentarsi con il sapore di un comeback con tutti i crismi. Eppure, ha fatto notizia più per le polemiche che per la qualità. Lifetimes, dal canto suo, è passato praticamente inosservato.

Chi la dura la vince? Deve essere questa, evidentemente, la politica della ragazza che, adesso, ci riprova con un ennesimo brano: Nirvana e chi vivrà vedrà. Intanto, onore al merito per la perseveranza.

Non è un buon periodo neppure per JLo che, tuttavia, le 54 primavere le ha raggiunte, con tutti gli onori della cronaca. L’esibizione insieme a Shakira al Super Bowl del 2020; la partecipazione all’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca; la candidatura al Golden Globe per Hustlers. Insomma, di carne in pentola ne ha inserita, la quasi ex Signora Affleck. Ebbene, anche per la nostra il 2024 ha invece riservato una sequela di delusioni.

Lasciando perdere il divorzio, il nuovo album This Is Me… Now, uscito a febbraio, insieme a un film e a un documentario in cui ha investito 20 milioni di dollari, non hanno avuto l’impatto sperato. Persino la linea di cosmetici sta ricavando poco e il tour nordamericano previsto per il mese di maggio è stato di recente annullato, lasciando nella testa e nel cuore di molti tante e tante domande…

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