Blue… tutto da bere!
Azzurro, come le acque incontaminate che rappresenta. Il Blue Hawaiian, simbolo dei posti che l’hanno determinato è ancora capace, ad oltre 60 anni di età, di raccogliere in un bicchiere i paesaggi paradisiaci delle Hawaii.
Il look è esotico – frutto della volontà di sorprendere – miscela scenografica da ordinare al bancone del bar, per trasformare l’aperitivo in un volo di sola andata, diretto dall’altra parte del mondo ma replicabile anche a casa.
Dovendo ripercorrerne la storia, le origini vanno rintracciate nel 1957 – neppure troppo in là con la memoria – quando il leggendario barman Harry Yee, impegnato dietro il bancone dell’Hilton Hawaiian Village, dovette farsi venire un’idea, per rispondere alle esigenze dei tanti turisti alla ricerca di sapori ‘differenti’.
Interpellato da una delle tante aziende produttrici di Blue Curaçao, l’uomo decise, allora, di sfruttare il caratteristico colore del liquore, per dar vita a un drink che risultasse unico.
I bicchieri blu elettrico, sempre più presenti sulle spiagge di Honolulu, attirarono immediatamente l’attenzione degli avventori, sancendo il successo di una bevanda, destinata a venire annoverata nel reparto più in auge della miscelazione mondiale. Bisognerà, tuttavia, attendere qualche anno, perché l’appeal si renda Internazionale. L’occasione la fornirà niente meno che Elvis Presley, grazie alla sua commedia musicale Blue Hawaii. La pellicola incanterà, merito anche dei suoi colori vivi, il pubblico di tutto il Pianeta, fornendo il lasciapassare – sia pur inconsapevole – anche per il cocktail.
L’ispirazione, tuttavia – questo è da chiarire – era figlia di un altro film, antecedente, datato 1937: Waikiki Wedding, protagonista Bing Crosby, nella cui colonna sonora era presente la versione originale della canzone divenuta famosa parecchi anni dopo, proprio in virtù dell’interpretazione di Presley.
Racconto, che ha portato a non pochi fraintendimenti, confondendo molti tra le diverse versioni.
La ricetta tradizionale, in ogni caso, prevede:
- 30 ml di rum bianco
- 20 ml di vodka
- 15 ml di Blue Curaçao
- 90 ml di succo di ananas
- 30 ml di Sweet & Sour Mix
Bisogna inserire tutti gli ingredienti in uno shaker. Dopo averli agitati energicamente per qualche minuto, il composto va versato, on the rocks, all’interno di un calice Hurricane colmo di ghiaccio, da decorare con una fetta di ananas e una ciliegia. Lo Sweet & Sour Mix, invece, può essere preparato miscelando una parte di zucchero, una di acqua e qualche goccia di succo di lime.
In alternativa, si può decidere di eliminare la vodka e la miscela agro-dolce appena descritta, sostituendole con 30 ml di crema di cocco, per un risultato più dolce, morbido e leggero, ma ugualmente gustoso e fresco.
Stessa base… cambia di poco l’Angelo Azzurro, in rispolvero dagli anni ’80 e ’90. E’ sufficiente recuperare, al riguardo:
- 4 cl di gin
- 2 cl di triple sec
- 1,5 cl di Blue Curaçao
- 1 cl di succo di limone
Il procedimento parte da un bicchiere raffreddato con ghiaccio, all’interno del quale si versa succo di limone. A questo punto, si passa allo shaker, in cui inserire gli altri ingredienti. Da ultimo, il tutto va filtrato in una coppetta fredda e guarnito con una fetta di limone.
Per quanto riguarda il Blue Lagoon, la ricetta è stata inserita nella lista dei drink approvati dalla IBA – International Bartenders Association. In questo caso, occorre recuperare:
- 4 cl di vodka
- 2 cl di Blue Curaçao
- 2 cl di succo di limone
- 1 cl di sciroppo di zucchero
Versate lo sciroppo e il succo di limone in un bicchiere. Riempite un mixing glass con ghiaccio e aggiungete, al suo interno, i restanti ingredienti. Una leggera mescolata e via. Il risultato dovrà essere nuovamente filtrato e servito in un bicchiere con altro ghiaccio, decorato con una fettina di limone.
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