Leggi incontrovertibili di un’attrazione… scientifica
Belli/e sì, ma da solo – ahinoi – non basta. Occorre, per risultare attraenti, assai di più, mix che comprende, al di là delle fattezze fisiche, una serie di caratteristiche, spiegabili o meno, che non si limitino esclusivamente ad occhioni grandi contornati da lunghe ciglia, incarnato luminoso, labbra voluttuose e chiome fluenti. Compreso – ovvio – il resto del corollario, che prevede vita stretta, seno abbondante, cosce tornite, gambe lunghe, fianchi tondi e via dicendo.
No Signori, questa è Barbie. Non è la vita che, invece e per fortuna, funziona attraverso regole differenti.
La scienza ci illumina, a tal proposito e lascia poco spazio ai dubbi. Così, ad esempio, le donne si rivelano più sexy, a seconda del livello di estrogeni prodotti (alti), in netto contrasto con il progesterone (basso). Questione di fertilità, insomma. Per quel che concerne l’altra metà, una dieta ricca di prodotti sani e freschi pare migliori l’odore. Conta la salute e conta, alla stessa maniera, il modo in cui si bacia. Come se avvertissimo che le risposte immunitarie dell’altro/a fossero esattamente quelle che stiamo cercando.
Vi è mai capitato di innamorarvi di… una voce? Beh, sappiate che anche questo è un dato riducibile alla scienza. Altro che colpo di fulmine. Se è bassa e modulata, a quanto sembra, manda in visibilio noi femmine. Eredità ancestrale – si narra – di quel che eravamo.
La bilancia ormonale, a sua volta, fa il suo. Maschi particolarmente virili tendono ad indirizzarsi verso donne dai lineamenti più delicati. Donne in ovulazione si orientano, in genere, su compagni dalle mascelle più larghe.
Testosterone? Sì, grazie, giacché aumenta la libido da ambo le parti. Volendo, invece, parlare di sentimenti, dobbiamo rivolgerci alla dopamina e la sensazione di caldo e improvviso calore che ci avvolge in certi casi è presto spiegata. Avete mai sentito parlare della norepinefrina? Si tratta di un altro ormone, complice della sensazione di ‘vertigini’. Insomma, le famose ‘farfalle nello stomaco’. Come non menzionare, poi, nel percorso, ossitocina e serotonina? La felicità si traduce, in pratica, nella ricerca costante di abbracci e coccole, primo passo verso un contatto più profondo.
Ci piace – va anche specificato – chi frequentiamo più spesso. Chi si dimostra gentile nei nostri confronti. Chi ha cura di noi e di quel che, per noi, ha valore. Ci invogliano ad avvicinarci ad un potenziale partner le sue positività e se è reale che gli opposti si attraggono, ciò è spiegabile per via di un certo spirito di compensazione, che ci porta a commisurarci con le nostre mancanze e con i benefit che un eventuale compagno o compagna può apportare.
Si cerca, in linea di massima, mascolinità e simmetria da una parte, delicatezza e burrosità dall’altra, senza tuttavia sfociare – in entrambi i casi – nell’obesità. Colpa dell’adipe? Niente affatto. Quel che prevale è lo stato di conservazione e salute dell’altro/a, garanzia di un rapporto di continuità e convenienza da ambedue le parti.
Scienza, tradotto. Non fantascienza né, tanto meno, equivoci d’amore.
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