Brignano omaggia il suo Maestro e si fa in 7

Brignano omaggia il suo Maestro e si fa in 7

Mi hanno ispirato i miei figli, di 7 e 3 anni. Da un po’ di tempo racconto loro la favola di Roma e spero davvero che questa città continui ad essere una favola…”. Emozionato, al limite del frastornato, Enrico Brignano non sta più nella pelle, all’idea di debuttare al teatro Sistina con ‘I 7 re di Roma‘, storico spettacolo che porta la firma niente meno che di Luigi Magni – musicato, tra l’altro, da Nicola Piovani – e ripercorre le vicissitudini dei leggendari sovrani, all’origine della fondazione della Capitale.

Inevitabile, pertanto, il rocambolesco avvicendarsi di travestimenti, canzoni, balli… elaborazioni più o meno note di quanto fa parte della nostra tradizione più lontana.

Realizzarlo – spiega alla conferenza di presentazione, in Campidoglio – per me significa rendere omaggio al mio maestro, Luigi Proietti. Così si faceva ancora chiamare, quando entrai nel suo Laboratorio di esercitazioni sceniche“. Fu il primo, difatti, ben 35 anni or sono, l’indimenticabile comico romano ad interpretare il ruolo in questione.

Lui, però, ai tempi, aveva 49 anni. Io ora ne ho 58“, ammette, ironico e sornione. “I personaggi che interpreto sono undici. E’ uno spettacolo impegnativo, dovrò preparare gli integratori e ho già un team di fisioterapisti pronto“. Scherza, il nostro, consapevole della pesante eredità che si accinge ad indossare. “Da suo allievo, lo andai a vedere nell’89“, ricorda. “Rimasi folgorato, tornai 17 volte. Non immaginavo che la vita mi avrebbe dato questa possibilità“.

E invece… Mai dire mai!

Brignano ha rivisitato, con il coadiuvo di Manuela D’Angelo, l’opera originale, per accorciarla a due ore e attualizzarla. Modificata, anche la scenografia: “Il doppio girevole era pericoloso. Avremo un sipario rigido, che scorre sui binari“.

Al suo fianco, un gruppo di giovani talenti, nell’attesa di portare lo spettacolo sul palco, a partire dall’8 ottobre, fino al primo di dicembre. Poi la troupe si sposterà a Torino (Teatro Alfieri, dall’11 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox, dal 18 dicembre), Bologna (Europaditorium, dal 9 gennaio 2025). Farà, quindi, tappa a Bari (Teatro Team, dal 22 gennaio), Napoli (Teatro Augusteo, dal 30 gennaio), Milano (Teatro Arcimboldi, dal 19 febbraio), Firenze (Teatro Verdi, dal 6 marzo). Infine, Catania (Teatro Metropolitan, dal 23 marzo), per regalare quel tocco inconfondibile di romanità agli spettatori di tutta la Penisola.

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