Diario di A.
ATTO VI: “Come quando fuori piove”
…o meglio, per gli esperti di gioco: Cuori, quadri, fiori, picche! E’ presto detto. La partita si apre, sul tavolo verde sapientemente allestito. I giocatori si siedono, ognuno armato del proprio talento e con indosso il bagaglio di una storia personale. Passato, fatto di ricordi. Costellato di successi, di cadute… magari ci saranno ferite da rimarginare, vuoti incolmabili, oppure attimi felici, il suono di risate piene e ancora: urla, pianti; Sì, urlati a tutta voce…
Soprattutto, dovrebbe esserci, da qualche parte, nascosta sul fondo, la voglia di ricominciare. La consapevolezza che, capovolgendo la sorte, tutto potrebbe accadere. Tutto potrebbe, d’un tratto, rendersi possibile.
Modificare il senso delle cose, come in una partita a carte. Saper bluffare, se occorre, al momento giusto. Riuscire a riconoscere ed interpretare lo sguardo dell’avversario e, pertanto, a prevenirne le mosse. Installare i semi adeguati, quelli adatti all’occasione; anzi, meglio, alla stagione, sapendo che altrimenti non crescerebbero. Non a dovere, almeno.
Sfidare il destino. Guardarlo in faccia e, invece di averne paura, proporgli un brindisi. Sollevare il calice e tuffarsi in un mare di bollicine impazzite, senza voler prevedere le conseguenze; senza pensare al domani ma restando nel tempo. Qui ed ora, per non sprecare neppure un istante. ‘Hic et nunc‘, per godersi tutto, fino in fondo.
Troppe volte le aspettative hanno avuto la meglio. Del resto, come biasimarmi? Non è forse nell’umana natura sognare? Allora, anche io me lo sono concesso, questo lusso. Immaginare ‘avanti’ e poco importa averlo fatto ad occhi aperti, oppure chiusi. Ho osato. Mi sono voluta togliere lo sfizio di guardare ad una vita meno tediosa, più soddisfacente o stimolante… più appagante. Ecco, forse è proprio questo il termine. Badate bene: non cercavo ricchezza, né successo… non in senso stretto. Pretendevo solo il riconoscimento dei miei talenti. Intesi – sia chiaro – come li intende la Bibbia, vale a dire come capacità naturali – la dotazione, insomma – che ci ritroviamo alla nascita. Niente di più. Niente di meno.
Con il trascorrere del tempo ho compreso che quel + bisognava coltivarlo, affinché potesse fiorire. Così ho frequentato un corso di giardinaggio – mettiamola così – affinché tutto crescesse al meglio. Poi, è arrivato il vento… un vento talmente forte da potersi confondere con un uragano e ha trascinato via tutto, persino le fondamenta di quel terreno, nel quale avevo convintamente investito. C’era Amore, alla radice e sogni…
Alla fine, passata il turbinio, non era rimasto più nulla… o quasi. Allora, mi sono rimessa giù, occhi a terra, piegata su me stessa e ho ripreso il lavoro, daccapo. Una due, cinque, dieci… non so dirvi le volte.
Ed eccomi qui, oggi. Oggi è una di quelle giornate in cui bisogna spicciarsi a seminare. E’ necessario alzarsi presto, dimostrarsi solerti e attenti. Precisi come non mai perché, intanto, i giorni scorrono e questo è l’autunno. Passa presto…
Per rimanere sul pezzo bisogna sentire i battiti e rispettarli. Così, Io lo sento, adesso, questo cuore che mi suggerisce di essere felice, di non temere nulla (che tanto ho già perso tutto) e di essere grata. Grinta: mi chiede mi mantenere la grinta, come quella forza che indossa il profumo di chi, di bene, me ne ha voluto veramente; in rispetto e ad onore di un cognome – il mio – che mi impone scelte costantemente forti, sagge, risolute, solide.
Come quando fuori piove… e non può, alla fine, che spuntare un raggio di Sole. Ebbene, quella Luce voglio essere Io. Vestirmi d’immenso e lasciarne la scia in giro. Contagiare la gente del mio sorriso, delle idee e di quella carica di positività e determinazione che so essere la mia cifra.
Oggi nasco. Rinasco e gioco la mia partita. Sia quel che sia…
Vi aspetto. Attendo i vostri consigli, i commenti, gli sfoghi, o tutto quel che vi attraversa la mente. E’ un portfolio di idee e riflessioni questo e quel che se ne ricava – ne sono convinta – può rivelarsi in ogni caso utile, non soltanto per me…
Scrivetemi! Scrivete a Diario di A.: evamielefederica@gmail.com Sarà un piacere ascoltarvi, rispondervi, confrontarci insieme…