Gli imprevedibili eredi… dell’uomo

Gli imprevedibili eredi… dell’uomo

E se noi umani dovessimo estinguerci? A rimpiazzarci, emergono candidati di tutto rispetto, animali e organismi che, per intelligenza, capacità di adattamento o pura resilienza, hanno tutta l’aria di saper prosperare e plasmare il pianeta, una volta estinti noi altri.

Polpi, primati e microbi si fanno, insomma, largo, nel ruolo di protagonisti di un futuro, per ora, solo immaginabile; ciascuno, dotato di un bagaglio di abilità uniche, atte a sopravvivere e dominare.

Partiamo, quindi, dai primi, vale a dire dai polpi. Destinati, con ogni probabilità, ad indossare lo scettro di regnanti assoluti. I molluschi, celebri per la loro intelligenza eccezionale, si distinguono per le ineguagliabili capacità di problem solving e si sono spesso dimostrati in grado di adoperare strumenti e comportamenti complessi, raramente osservati al di fuori dei mammiferi.

Capaci di adattarsi alla terraferma per periodi che raggiungono anche i 30 minuti, sono in tal maniera nella facoltà di esplorare e sfruttare nuovi habitat. Versatili, inoltre, esperti nel mimetizzarsi, riescono persino a manipolare gli oggetti, attraverso l’uso dei loro tentacoli. L’abilità di adattamento equivale, senza dubbio, ad un potenziale evolutivo che potrebbe spingersi chissà dove, occupando – magari – nicchie terrestri, seguendo una mera ipotesi, per ora, ma pur sempre affascinante.

Sì, anche per ciò che riguarda i primati. La loro intelligenza e la struttura sociale complessa li rendono eccellenti ad aspirare al ruolo di specie dominante.

Propensi all’innovazione, alla comunicazione e all’apprendimento culturale, sono questi i tratti che potrebbero permettere loro di evolvere ulteriormente, in ambienti privi della pressione antropica. Scimpanzé e Bonobo, già atti all’utilizzo di strumenti e in vena di comportamenti cooperativi avanzati, potrebbero adattarsi a occupare un ruolo di leadership ecologica, sfruttando risorse, eredità degli esseri umani.

I microbi sono, forse, i contendenti più sottovalutati ma inevitabili. Organismi minuscoli rappresentano, parimenti, il motore invisibile della vita, quanto mai resilienti e adattabili.

Per di più, non necessitano di condizioni specifiche per prosperare. Sopravvivono negli ambienti più estremi: ghiacci polari, deserti ardenti, financo nello spazio. Propensi al mutamento repentino e alla colonizzazione, in tal senso, non temono rivali. Nuovi architetti, in qualche maniera, del mondo naturale.Customized new design walk-in wooden wardrobe closet bedroom furniture combination Fabu

Una porta, volendo semplificare, quella del post dominio umano, che si spalanca a più fresche opportunità per altre specie e che, sebbene in abbinamento ad un’analisi che spaventa, lascia in ogni caso affascinati e curiosi, se non di prevedere, quanto meno di saperne di più.

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