Cibo che cerchi… fiction che trovi

Cibo che cerchi… fiction che trovi

Serie tv e… ‘spaghetti, pollo, insalatina…’, tanto per citare un celebre brano. Insomma, l’universo della fiction viaggia, spesso, a stretto braccio con quello altrettanto ampio – e piacevole – del cibo. Uniti l’uno all’altro da un filo che li vede, insieme, protagonisti di successo. Il primo, teso a valorizzare il secondo e viceversa.

Andiamo, allora, ad indagare, sulla falsariga, Serie cult e alimenti attinenti, per farci un’idea di come, volontariamente o meno, sono stati condizionati i nostri gusti, in entrambi i casi…

SERIE DOPO SERIE

  • L’esempio più classico è rappresentato – che da qualche parte bisogna pur partire – da Breaking Bad e dal pollo fritto, prodotto dalla catena Los Pollos Hermanos. Raccontato come ‘a dir poco, squisito‘, gustoso, succulento, rappresenta – in verità – il piatto servito dal ristorante, l’escamotage per tenere sottese le azioni criminali, che portano i protagonisti a produrre e distribuire le metanfetamine. Tanti sono i fan che, a tal proposito, in viaggio ad Albuquerque (New Mexico) – location in cui è ambientato il prodotto televisivo – non perdono occasione per visitare la sede del Twisters, il locale in cui si svolgono gli accadimenti e i cui affari – ovvio – sono decollati.
  • Se la colazione rappresenta il pasto più importante dell’intera giornata, ecco, allora, che Vince Gilligan, regista – sempre – di Breaking Bad, deve essere a conoscenza della lezione. In numerosi episodi, difatti, ci troviamo a confronto con il primo pasto della famiglia White. Momento in cui Walter jr, figlio del protagonista, è solito saziarsi dei suoi cereali preferiti. Scene, quelle in analisi, adoperate di sovente, per evidenziare le dinamiche familiari e i cambiamenti nel rapporto tra padre e figlio. Sezioni di ‘quotidiano’, messe a disposizione del pubblico.
  • All’interno della sitcom, forse più iconica della storia – ci riferiamo a Friends – non poteva certo mancare il momento della convivialità. Quello, cioè, in cui, dopo lavoro, i sei amici si riuniscono sul divano del bar che spesso li ospita, per discutere della giornata appena trascorsa. Il tutto, mentre sorseggiano una tazza di classico caffè americano. Cibo in primo piano, financo nel caso in questione, come il famoso dessert del giorno del Ringraziamento di Rachel. Un bizzarro dolce, in onore del Thanksgiving, sorta di zuppa inglese, con l’aggiunta di carne di manzo, gradito – manco a dirlo – solo a Joey.
  • Non da meno sono I Soprano, famiglia italo-americana del New Jersey, che conta stretti rapporti con la mafia. Ebbene, l’impatto dell’Holsten’s diner è innegabile. E’ qui che Tony – il capostipite – si rifugia di frequente a mangiare, in compagnia dei suoi. A tal proposito, gli anelli di cipolla fritti rappresentano l’elemento di congiunzione, per eccellenza. Quello che, tradotto, non può proprio mancare in tavola.
  • A distanza di più di tre decenni Twin Peaks è considerata, tuttora, un vero e proprio cult, in fatto di fiction. L’opera, firmata da David Lynch, scomparso da poco, si è immediatamente saputa differenziare, grazie al timbro stilistico e al modo, assolutamente innovativo, in cui i fatti venivano raccontati. Persino l’amatissima Cherry pie, di cui l’agente Dale Cooper non riesce proprio a fare a meno, ha suscitato inquietudine e dipendenza tra i telespettatori. Simbolo per antonomasia di quel che la tradizione rappresenta negli Stati Uniti, dall’impasto friabile e con tanto di confettura al suo interno, è un punto fermo per l’investigatore che, accomodato alla sua tavola calda di fiducia (R&R Diner), conduce le indagini che riguardano la morte di Laura Palmer. 
  • Anche Stranger Things non è da meno, capace di suggestionare e affiliare una schiera di appassionati, in tutto il mondo. Qui, Undici, una bambina dotata di poteri speciali, non fa mistero della sua passione per gli Eggo Waffles della Kellog’s, particolarmente rinomati, negli Usa di fine ’80. Uno tra i product placement più riusciti, tanto che le azioni di mercato dell’Azienda produttrice, dopo la messa in onda della serie, si sono letteralmente impennate. Conditi con sciroppo d’acero, oppure burro poco importa ma i migliori restano quelli con “panna, confetti, cioccolato e una dose di tanto amore“.
  • The Bear, recentissima e riuscita serie, vede – a sua volta – come protagonista, proprio la cucina. Lo chef stellato italo-americano Carmy Berzatto, dopo le drammatiche vicende familiari che lo hanno scosso, prova – in sostanza – a rilanciare la paninoteca del fratello suicida. Qui, dovrà fare i conti con un retro locale fatiscente e una brigata, non certo facile da domare. Nel suddetto contesto, gli spaghetti al sugo di pomodoro rimangono indimenticabili. Ben dieci spicchi d’aglio, a caratterizzarli. Adatti solo a palati forti.
  • “Te devo di ‘na cosa… tu nell’orata all’acqua pazza i pachino ce li metti? Se li metti, quanti ce ne metti?” Non si fa mancare niente neppure Boris, quando si parla di mangiare. Biascica, capo elettricista del set diretto da Renè Ferretti, è infatti così che intende fare strage di donne, per mezzo di una ricetta semplice ma, proprio alla stregua della fiction, dal sicuro impatto.
  • Riverdale mette il punto, facendo leva sul locale in cui – solitamente – si incontrano i diversi amici, intenti a risolvere i misteri presenti nella cittadina, apparentemente perfetta. L’appuntamento è – appunto – al Pop’s, un diner arredato in stile anni ’50 dove, tra hamburger, french fries e milkshake si studia come sbrogliare il caso di turno. Il posto – sappiatelo – esiste davvero e si trova a Vancouver, in Canada. Si chiama Rocko’s Diner e qui si può ordinare davvero di tutto, compreso il rinomato Archie shake

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