…e chissà se anche Romeo e Giulietta non avrebbero scelto di cenare da Berberè
Para Compartir! Il senso, in fondo, è tutto qui, probabilmente perché le esperienze condivise e in particolar modo il cibo, risultano sempre più buone.

Questa, almeno, è l’idea che guida la filosofia di Berberè, pizzeria situata al centro della bella Verona, proprio affianco allo storico Hotel Aurora, al numero 1 di via Baldassarre Carrati.
Un posto d’onore, in uno scenario d’eccellenza. La città, nelle prime settimane di maggio, pullula già di turisti e non fa nulla per nascondere i suoi tesori. I palazzi, l’arte, l’ospitalità – qui sono tutti gentilissimi e accoglienti – e il cibo, ottimo anche quello.
Così, nell’idea di mangiare una pizza al volo mentre si fa lo struscio tra le vie più rinomate o volendo farsela consegnare direttamente a casa, ci si imbatte, ad un passo da Piazza delle Erbe, in un buchino che, però, ha tanto da dire.
Non a caso, il claim recita così: ‘persone gentili che servono pizze buonissime, in posti bellissimi‘. Ebbene, la realtà, nel caso in questione, non tradisce le aspettative, giacché gli otto spicchi – non uno di più, non uno di meno – in cui viene sezionato il cerchio di farina (semi integrale macinata a pietra) e acqua cotta al forno, è davvero straordinario.
Merito del lievito madre e della doppia fermentazione, che rende l’impasto leggero e croccante al suo esterno, morbido e scioglevole al cuore e che si avvale persino di una carta di Identità.
NOME: Lievito Madre
COGNOME: Vivo
DATA DI NASCITA: 2010
LUOGO DI NASCITA: Castel Maggiore, nella prima cucina di Berberè
GENITORE 1: una mela
GENITORE 2: una melagrana
RESIDENZA: nelle celle a temperatura controllata
PROFESSIONE: rendere la nostra pizza leggera, gustosa e indimenticabile
SEGNI PARTICOLARI: ha bisogno di attenzione e cura tutti i giorni (probabilmente, segno zodiacale Leone)
Già questo basterebbe, se non altro, ad incuriosire gli avventori ma c’è di più.
Nel fine settimana, si recita Biodiverso. Impasto – quest’ultimo – multi cereali, realizzato con 8 farine e 4 differenti semi, selezionati da Mulino Marino, sostenibile e bilanciato, proposto in esclusiva la sera, dal venerdì alla domenica, per i clienti più esigenti o curiosi.

Poi, al di là degli ingredienti per guarnire le preparazioni in menù (non tante ma sceltissime e continuiamo ad adoperare il superlativo), tutti freschissimi e di altissima qualità, c’è la trovata ‘che non ti aspetti‘. Salse speciali, vale a dire; intingili, in cui inzuppare il cornicione, per renderlo ancora più goloso. Nell’ordine, Miele e ‘nduja, salsa verde o salsa aioli ma c’è pure il pesto al basilico con tanto di mandorle, giusto per non farsi mancare nulla.
Se, poi, amate ascoltare le fiabe, sappiate allora che questo è il racconto di due giovani studenti universitari di Bologna, un po’squattrinati e amanti sfegatati della pizza che, un bel giorno del 2010, hanno deciso di prepararsela da soli. I due fratelli calabresi, Matteo e Salvatore, come nella più riuscita della favole, si sono tirati su le maniche e si sono dati da fare.
Hanno riflettuto su quel che piaceva o sarebbe piaciuto loro, una volta seduti a tavola e hanno cercato di riprodurlo, affinché tutti ne potessero godere. Sofisticata alchimia dall’animo popolare – pochi fronzoli e tanta ricerca – che ha prodotto, alfine, una famiglia allargata di oltre trecento persone e l’apertura di più di 20 filiali in tutta Italia e tre a Londra.
Un’occasione, altrettanto, di recruiting. La ricerca di collaborazioni e nuovi talenti è perennemente in fermento, così ci si accorge che un ‘buchino del genere’ – come lo abbiamo voluto battezzare – non poteva trovarsi che qui, nel bel mezzo di una realtà urbana mai ferma, che respira di movida e gioventù e si sa gestire, attrezzatissima nel venire incontro alle esigenze e alle richieste di un pubblico soprattutto acerbo ma, in fin dei conti, di tutte le età e provenienze e sempre più esigente.
Poesia nella poesia, mentre si mangia ci si guarda attorno e ci si ritrova immersi nell’arte, nella storia… Verona profuma di magico ed esattamente lo stesso incantesimo sembra abitare ogni morso di un cibo ‘di strada’, in fondo, nato povero ma indimenticabile, una volta assaggiato, proprio come la location che lo ospita.
Nota di viaggio: non manca neppure la web radio! Vale la pena provare…
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