Guardaroba over 60: 7 capi ‘sine qua non’

Guardaroba over 60: 7 capi ‘sine qua non’

Soffrite di un’accesa sindrome da shopping compulsivo? Ebbene, sappiate che se, al di là della voglia di avventurarvi tra i negozi, d’ostacolo percepite l’età, si tratta di un pensiero che serve solo ad affollarvi la mente. Rimuovetelo!

Indipendentemente dagli anni segnalati sulla patente di guida, o da quelli che vi sentite addosso e al di là, pure, della spinta a comprare di tutto di più’ ( da cui bisognerebbe comunque tutelarsi), esiste – difatti – un modo alternativo e intelligente per fare acquisti. Un look che ‘di tendenza‘ possa dirsi si avvale di poco, questa è la verità. Un poco, però, ben pensato. Una serie di capi base, adatti a più occasioni e con i quali giocare, a seconda dei momenti della giornata e dei contesti a cui vi approcciate.

Sappiate poi – e non sveliamo niente di nuovo – che, a fare ‘sul serio’ la differenza sono gli accessori che, se abbinati con creatività, conducono al raggiungimento di risultati, a dir poco sorprendenti.

Non ci credete? Allora, se appartenete alla cerchia delle over 60 prendete appunti. La scommessa è aperta!

Outfit versatili e sempre di moda

Premessa: puntate all’essenziale – per rubare le parole a Mengoni… sono le combinazioni di stile che impreziosiscono scelte, anche minimali ma capaci di esprimersi ogni volta in maniera nuova. Un accento di colore, una collana, una pochette, un make-up leggermente più portato… tutto contribuisce a che il gioco frivolo ma arguto del vestire trovi la sua riuscita.

  • L’immancabile Camicia bianca – partiamo da qui e, d’altronde, a sponsorizzarla è niente meno che Dior – non può non appartenere ad un guardaroba che si rispetti. In versione maschile e femminile, è l’evergreen indispensabile. Cavalca il tempo e si trasforma con velocità estrema, da indumento elegante a casual. Perfetta con gonne e pantaloni, shorts, giacche, blazergilet e maglioni, del resto, non vuole emergere ma è capace di mettersi al servizio del resto. Il taglio sartoriale e il tessuto più confacente con la personale fisicità la differenza. Ottima, anche nella versione in azzurro-celeste, oppure nella variante in jeans, da abbinare – volendo – ad un giubbino leggero, in ecopelle, marrone o beige.

  • Già, Jeans e, allora, che blue jeans sia, dal tessuto solido e resistente. Un tempo, parte dell’abbigliamento giornaliero dei minatori, sono stati sdoganati, successivamente, per merito delle Star hollywoodiane, divenendo ben presto simbolo di unicità e ribellione. Tant’è, avulsi dal tempo, hanno attraversato le epoche rinnovandosi, pur rimanendo fedeli a se stessi. Adatti ad una dimensione casual, rappresentano una soluzione azzeccata, per spezzare un’attitude esageratamente formale. Meglio preferire la lettura classica, con maglietta o una camicia – questo è il suggerimento – impreziosendo, semmai, il tutto con scarpe particolari e foulard in vita, al posto della cintura.

  • Dire maglietta – secondo alcuni – equivale a tornare a ritroso, sino al tempo della civiltà Etrusca. Mai fuori tema, se in cotone e in tinta chiara, la t-shirt, con tanto di girocollo, maniche corte e taglio dritto al busto, d’altronde, ‘non sbaglia mai’. Fatto sta, la possono indossare tutti, specie chi si direziona, d’abitudine, verso la comodità. La si può abbinare, inoltre, con… qualsiasi cosa: pantaloni, gonne, sotto una giacca, un maglione… da impreziosire, magari, con una spilla o un bracciale. Deliziosa, anche nelle nuance naturali, sabbiate e materiche.

  • Di lana o in cotone l’importante è che, il maglione faccia stare comodi, avvolga, sia morbido. Vesta, insomma, senza comprimere; né costringere i movimenti. Da scegliere, su gusto e necessità individuali (così, ad esempio, ampio ma corto è l’ideale, per un fisico poco slanciato). Via libera, anche nell’interpretazione leggermente più aderente, da abbinare alla camicia, o da portare sopra una maglietta. Il cardigan, tornato in forte auge, o forse mai tramontato, rappresenta – a tal proposito – un elemento da conservare, senza ombra di dubbio, nel proprio armadio.

  • Blazer o giacca regular non devono mai mancare, giacché si prefigurano come valore aggiunto, se si intende risultare eleganti. Nell’intenzione, virate su colori scuri o neutri, prediligendo modelli che vestano, senza stringere. Insieme a una gonna, o con il pantalone, si presta ad essere indossato in occasione di una Cerimonia, per un evento o per l’ufficio, parimenti. Da sdrammatizzare, nel caso, con jeans e sneaker coordinate, per un tocco di freschezza in più.

  • A palazzo‘, non tradiscono. Versatili, dotati di vita alta e con la ricaduta, lungo i fianchi, quasi ad accarezzarli. Rappresentano, quelli appena descritti, un taglio di Pantaloni tra i maggiormente versatili, perfetti per esaltare e slanciare la figura e riciclabili, in più circostanze. Da abbinare con… a una maglia aderente, una camicia, una giacca coordinata, una maglia larga e corta, a piacimento.

  • Che si tratti del più classico fra i tailleur, con giacca e pantalone in combine, oppure da portare con una gonna lunga o un tubino, il Completo scuro è e rimane un must have, assolutamente necessario. Una concomitanza di pezzi, perfetti per ufficio, come in virtù di appuntamenti importanti. Nei toni più chiari è di classe; con scarpe e accessori in tinta o, in alternativa, ‘a contrasto’ non ha eguali.

Non meno interessanti, per rimanere in argomento e per concludere, i Cappotti, sia invernali, sia primaverili, o le Gonne a vita alta, come usano di recente, che tanto rimandano agli anni ’50. Tutto sta nel riuscire ad industriarsi, indovinando i coordinati che più si sposano tra loro. La chiave, nell’eventualità di dubbi, sta nel darsi, prima di aprire la porta di casa, agli esperimenti e permettersi, se occorre, di cambaire parere. Gli spunti in giro sono infiniti, dalla rete alle riviste di settore… basta solo divertirsi a lasciarsi andare e, quando, alfine, si esce, non sarà poi più così importante spendere, giacché – con poco – ci siamo fatte ‘furbe e felici’.

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