‘Le grandi abbuffate’ regalo del Cinema
Torte che volano, planando in faccia alla gente. Frigoriferi, spalancati nel cuore della notte, per modellarsi a scenografia di scene dal sapore decisamente hot. In ogni caso, il cibo riveste, da sempre, sul Grande Schermo, un ruolo di primo piano. Che si tratti di Piccoli gangsters, o di Nove settimane e mezzo incanta, diverte, disturba, persino – alle volte – con momenti gastronomici destinati a scrivere, presto o tardi, la storia dei girati più indimenticabili di sempre…

Indiana Jones e il tempio maledetto (1984)
Memorabile rimarrà, ad esempio, la scena del banchetto, in cui al protagonista viene servito il primate parfait, foriero di incubi per tutti i più giovani spettatori, per intere settimane
Lilli e il Vagabondo (1955)
Percorrendo un salto a ritroso, ci ritroviamo indietro nel tempo, alle prese con i fotogrammi gourmet forse più emblematici tra tutti. La cena romantica, appena fuori da un ristorante italiano, che vede interessati i due cagnolini intenerisce ancora i cuori degli animi romantici e non solo. Polpette e baci agli spaghetti fanno da cornice ad uno tra i passaggi più emblematici della cinematografia.
Oliver! (1968)
All’interno della pellicola, Food Glorious Food rimane, nel suo ruolo di spettacolare dedica al cibo. Desiderata irrealizzabili, rimpiazzati – nella realtà – da un miserrimo piatto di pappa d’avena ma tant’è. Sognare non costa e allora…
Piccoli gangster (1976)
Il brillante film di Alan Parker rende evidente che anche i più piccoli sanno dimostrarsi, all’occasione, veri gangster. Certo, dalle loro pistole sparano panna, anziché proiettili ma la lotta per e con il cibo, in ogni caso, rimane assicurata.
9 settimane e mezzo (1986)
Siamo negli anni ’80 e Kim Basinger e Mickey Rourke scioccano, letteralmente, il loro pubblico con una tra le riprese più intriganti della Storia del cinema. Lui imbocca Lei, nello spuntino di mezzanotte più bollente che si sia mai visto. Un cult, accompagnato dalle note della brillante Bread and Butter, dei The Newbeats.
Nick mano fredda (1967)
Paul Newman si cimenta in uno tra i suoi ruoli più importanti. Nella scena interessata, il nostro scommette con i compagni detenuti di riuscire a mangiare cinquanta uova sode, nel giro di una sola ora. Si guadagna, vincendo, l’ammirazione dei compagni di cella e uno stomaco (come viene descritto) grande come un’anguria che sta per scoppiare.
Il Padrino (1972)
La ricetta per la salsa al pomodoro? Sentite qui: “Si inizia con un po’ di olio. Poi si frigge un po’ di aglio. Poi, si buttano dentro dei pomodori e del concentrato di pomodoro. Si soffrigge, ci si assicura che non si attacchi. Si fa bollire, si infilano dentro tutte le salsicce e le polpette, un po’ di vino e un po’ di zucchero“. Questo è il trucco!
Sweeney Todd (2007)
In questo piacevole musical firmato da Tim Burton, il protagonista, novello Montecristo, si vendica di quanti hanno contribuito a minarne l’esistenza. La vera sorpresa è che, non pago di aver ucciso i suoi clienti, il sadico barbiere ne trasforma i corpi in deliziose torte.
Ricomincio da capo (1993)
Sapendo che si sveglierà la mattina dopo, rivivendo in loop lo stesso giorno, il meteorologo Phil ne approfitta e si dà alla pazza gioia, ordinando la più spettacolare abbuffata alimentare di sempre, sotto lo sguardo attonito di Andie MacDowell.
Big Night (1996)
“Chi mangia bene sta molto vicino a Dio“, profetizza Stanley Tucci nel suo film, che racconta le vicissitudini di due fratelli italoamericani, Primo e Secondo, che cercano di risollevare la loro sorte, grazie al loro capolavoro. Il Timpano di maccheroni è uno sformato di pasta ripieno di polpette, salame, ragù e uova, che salva … o uccide!
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