Quando Cinema e Stile vanno a braccetto…
Nutrite un debole per le giacche di pelle, oppure sentite nostalgia per i jeans a zampa di elefante? O, magari, per quel che riguarda il guardaroba, puntate tutto sul romanticismo? Lecito domandarselo. Lecito, altrettanto, ipotizzare che tra le plausibili risposte sia l’affezione – più o meno consapevole – a quel che vi ha colpito delle pellicole cult. Cinema, insomma, come Musa a cui ispirarsi e da cui copiare; spunto, per i pezzi forti che compongono il nostro armadio…

- Partiamo, allora, dal classico per eccellenza, vale a dire dal tubino – rigorosamente nero – reso leggendario, tra gli anni ’60 e i ’70, niente di meno che da Audrey Hepburn. Un capo firmato Givenchy, che fece scalpore in Colazione da Tiffany e che, ancora oggi, resta intramontabile. Look minimal, quello sfoggiato dalla protagonista, Holly Golightly, completato – però – da acconciature e accessori, del tutto innovativi per l’epoca, come i mitici occhiali da sole Manhattan di Oliver Goldsmith, o le ballerine, in grande rispolvero, proprio in questi mesi.

- Un salto nel tempo e ci ritroviamo proiettati nelle atmosfere della Disco, dove a suon di pezzi firmati Bee Gees, si scatenava l’indimenticabile Tony Manero – ne La febbre del sabato sera – personaggio che ha letteralmente lanciato la carriera di John Travolta. Pantaloni a zampa d’elefante, camice sbottonate munite di colletti oversize e fantasie ‘disinvolte’. Must di un’epoca rimasta nella memoria dei più e rivisitata, di tanto in tanto, poiché sempre d’impatto.

- Moda genderness, dal canto suo, per Io ed Annie, i cui panni vennero magnificamente interpretati dalla splendida Diane Keaton. Qui, Woody Allen, in veste di regista, ci conduce in un universo disinvolto, in cui le donne indossano liberamente pantaloni svasati, camicie e giacche dal taglio maschile, cravatte e cappelli, stabilendo nuovi canoni di stile.

- Altro che Musical… Grease ha segnato i tempi, paradigma di un cambiamento in atto, quello avvenuto negli anni ’50 e che, inevitabilmente, ha finito per ripercuotersi sugli outfit dei vari personaggi. Gonne a ruota, acconciature maxi, pantaloni aderenti e giacche in pelle saranno destinate, in seguito, ad influenzare fior di generazioni.

- Felpe extra large e scaldamuscoli fanno, invece, da corollario – indispensabile – alla favola moderna interpretata da Jennifer Beals. Con il personaggio di Alex Owens in Flashdance è riuscita, difatti, la nostra, a trascinare fuori dal Grande Schermo lo stile sportivo, poi diventato iconico.

- Che dire del personaggio interpretato da Uma Thurman in Pulp Fiction? Ode agli anni ’90 e al regista ‘destrutturante’, per antonomasia. Quentin Tarantino ha fatto della sua eroina, Mia Wallace, un punto di riferimento per molte, merito della camicia bianca abbinata ai pantaloni neri, nella famosa scena del ballo, accanto a John Travolta.

- Dici Preppy e pensi… Ragazze a Beverly Hills. Il film ha reso celebre la moda in questione, sapientemente sfoggiata da Alicia Silverstone, nei panni di Cher Horowitz. Blazer, gonne scozzesi, calzettoni e vivacissimi colori pastello ancora oggi rappresentano – va da sé – un fenomeno fashion, difficile da conservare in un cassetto.

- Passiamo al mondo futuristico rappresentato in Matrix. Quello che potremmo definire cyberpunk qui la fa da padrone, anticipando la moda streetwear, tipica dell’era digitale e che, all’epoca, era ancora ai suoi albori. Total black, che si ritrova nei trench in pelle e negli accessori come, ad esempio, gli occhiali da sole indossati da Neo, Trinity e Morpheus.

- In quanto a stile, Il Diavolo veste Prada ha fatto epoca. Qui, Miranda Priestly – alias Meryl Streep – riesce a fornire vere e proprie lezioni, a tal proposito, a tutte le ragazze del 2000. Il look è glamour e l’attenzione ai dettagli, come viene insegnato, è quasi una religione.

- Chiudiamo la carrellata con un grande ritorno. Il Grande Gatsby ci riconduce alle atmosfere dei brillanti – e roboanti – anni ’20 e lo fa, sia nella versione originale, sia nel suo remake, datato 2014 e vincitore di due Oscar, uno proprio per i Migliori costumi. D’altronde, gli abiti di scena hanno reintrodotto nei nostri armadi vestiti scintillanti e piallettati, su ispirazione dei famosissimi fotogrammi.
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