Alcool Addio: la moda di moda che non è più di moda
Smettere di bere: vale a dire guadagnarne, in termini di salute e di benessere. Una decisione, forse, controtendenza ma che si porta, appresso, tutta una serie di forti vantaggi, spesso trascurati da chi l’alcool lo vive come una via di fuga, se non, addirittura, di salvezza.

Già, poiché sbalzi d’umore, difficoltà nell’addormentarsi… risultato dell’abuso di sostanze alcooliche recuperano i loro ‘normali’ standard, agevolando insieme anche il ripristino del fegato e del sistema cardiovascolare. Ben inteso, gli effetti dell’astinenza sul corpo e sulla mente, sia pur variabili da persona a persona, sono imprescindibili ma è evidente che è tutta una questione di pazienza.
Per parecchi – va detto – il processo di interruzione o disintossicazione – comunque lo si voglia chiamare – può risultare impegnativo, insomma. Non lo nascondiamo ma, ciò nonostante, i benefici – va sottolineato in egual maniera – possono manifestarsi, già nel giro di pochi giorni. Più evidenti, con lo scorrere del tempo ma tant’è, rimangono ancora – spesso – troppo poco noti o scarsamente presi in considerazione.
Volendo, allora, tracciare una sorta di Tabella Comportamentale, con tanto di effetti collaterali – pro e contro – al seguito, stiamo a vedere cosa succede, nel dettaglio…

I PRIMI PASSI
Partiamo dai primissimi passaggi, quindi, che riguardano il processo di depurazione. Nei primi giorni, i livelli di zucchero nel sangue si stabilizzano e l’organismo si reidrata. Probabilmente, in concomitanza, c’è la possibilità di andare incontro a crisi di ansia, tremori e sudorazione ma, in genere, i suddetti sintomi si attenuano entro 45/72 ore. Il fegato, dal canto suo – dicevamo – inizia ad eliminare le tossine e l’infiammazione causata dal consumo frequente – va da sé – si riduce.
Dopo una settimana ‘senza’, sono in molti a riferire di un miglioramento significativo della qualità del riposo, necessario per il recupero fisico e mentale. Allo stesso tempo, il risveglio si fa più energico. Parimenti, l’effetto fortemente diuretico che priva l’organismo di preziosi liquidi si riduce, con beneficio – invece – dell’equilibrio idrico ed evidenti miglioramenti sul tono della pelle.
Trascorsi 30 giorni, l’incarnato appare generalmente più sano e ringiovanito. Spariscono, in buona sostanza, gonfiori e occhiaie e persino la produzione di sebo trova una sua regolarità. Si riducono, al contempo, anche i depositi di grasso e, con essi, il rischio di eventuali problemi, come – ad esempio – la steatosi epatica, popolarmente nota come “fegato grasso”.
ANDANDO AVANTI…
Dopo alcuni mesi, il sistema immunitario riprende a funzionare in modo efficiente. Per conseguenza: ci si ammala meno e ci si riprende più rapidamente da raffreddori ed influenze. Anche il cervello ritrova il suo ritmo, compromesso – magari – nella capacità di memoria o concentrazione. Funzionalità cognitive che, nel lasso di un anno, si rendono, in termini di risultati, sostanziali e durature.
Allontanato il pericolo di malattie epatiche croniche, anche il sistema cardiovascolare ne trae beneficio. D’altronde, smettere di bere abbassa la pressione sanguigna, riduce i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e contribuisce ad una vita più lunga, allegata di una riduzione significativa dei fattori associati al cancro, soprattutto negli organi direttamente interessati: esofago, stomaco, fegato e pancreas.
Allo stesso modo, disturbi bipolari o di ansia generalizzata ripercorrono la loro strada a ritroso, con guadagno netto della stabilità emotiva e migliore capacità di gestire lo stress. Aumenta, inoltre, grazie ai miglioramenti fisici e mentali, l’autostima e, per mezzo di esercizio fisico e dieta equilibrata si rafforza ulteriormente il proprio grado di benessere.
Motivi, singolarmente presi o unitamente assieme, per pensare seriamente di modificare le abituali abitudini di vita…
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