Sagre e feste per il fine settimana…
Sagre, mercatini… e tanto altro. Esperienze immersive, tra costumi storici, fiori, profumi e sapori legati al presente e, in buona parte, anche al passato: ecco, quanto propongono i borghi italiani per il weekend o, almeno, alcune tra le più note località, in cui è impensabile non immergersi nelle tradizioni e nelle usanze locali.
Dal Lazio al Friuli, quindi, passando per l’Emilia-Romagna, per chi sogna un fine settimana da trascorrere fuoriporta c’è da scegliere… e gli appuntamenti sono ‘quasi’ imperdibili.

- Incastonata tra le montagne del Reatino si erge la realtà di Leonessa ed è proprio da qui che iniziamo, consigliandovi, gli ultimi di giugno (27/29) di partecipare al Palio del Velluto. L’occasione per rivivere le atmosfere di un tempo, tra dame in broccato e cavalieri in armatura, autentici protagonisti di un luogo che, per tre giorni, torna a respirare le atmosfere del Rinascimento.
Così, nelle taverne, pane caldo, arrosti speziati, vino corposo la fanno da padroni; mentre, le piazze assumono le sembianze di veri e propri teatri a cielo aperto, in cui si alternano tornei, sfilate, giochi e spettacoli. Cuore pulsante della Festa, la sfida tra i rioni.

- L’Infiorata del sacro Cuore di Poggio Moiano – sempre in provincia di Rieti – rappresenta, da questi parti, un momento altrettanto unico. Ogni anno, a fine giugno, la località si anima, trasformando le proprie strade in un mosaico variopinto, con vie e piazzette che fanno da tappeto ad un’infinità di quadri floreali, realizzati con la pazienza e la maestria di chi, dell’arte, ne è padrone.
A braccetto, viaggiano insieme, insomma, tradizione e folklore. Mostre, sfilate tra sbandieratori, spettacoli acrobatici e mangiatori di fuoco si fanno portavoce di una ricorrenza, in cui, nel contempo, si fa onore all’oro verde di Sabina. La processione, poi, dona senso e profondità all’intero accadimento.

– Ci trasferiamo ad Udine, invece e, in particolare, nelle friulana Attimis, per occuparci di rovi e filari. E’ qui, infatti, che si tiene, dal 27 del mese fino al 6 di luglio, la Sagra riservata a fragole e lamponi, protagonisti assoluti da oltre 45 anni dei tesori del sottobosco. Per dieci giorni, il paese si veste del gusto delle confetture, degli aromi delle torte fatte in casa, del gusto dei gelati artigianali e di un mare di altre leccornie, a cui è pressoché impossibile resistere.
A fare da sfondo, musica dal vivo, spettacoli, mercatini e attività per le famiglie, che rendono l’occasione un’opportunità unica, per addentrarsi nel lato più genuino del Friuli.

- A Forlimpopoli, infine, per nove giorni, a partire dal 28 di giugno… si mangia. Meglio, si fa ‘cultura gastronomica’, come è d’uso in Romagna, grazie alla Festa Artusiana, che ogni estate rende omaggio al suo cittadino più illustre. La celebrazione al talento di Pellegrino Artusi, autore del primo manuale di cucina italiana, nonché filosofo della buona tavola, diventa, allora, escamotage per animare il Centro Storico. In programma, ristoranti temporanei, showcooking, laboratori per bambini, conferenze, spettacoli e concerti jazz.
Un vero inno alla gola, dove ogni piatto è un racconto e ogni assaggio un viaggio.
PARLIAMO DI SAGRE…
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