Impariamo a nutrirci con… le 5 P
Nutrizione: vale a dire un universo vasto e complesso, eternamente sotto analisi, fonte inesauribile di discussione e, in questo, la ricerca della formula del dimagrimento spicca come elemento costante, insieme alla convinzione che possa esistere o si possa ricavare il prototipo della dieta perfetta, strategia per mantenersi in forma, valida a tutto tondo.

Ebbene, tra le numerose teorie ed intriganti, la regola delle 5 P rappresenta un approccio ancora, in parte, da esplorare. Si concentra, difatti, non solo su cosa mangiare ma anche su come abbinare i cibi, onde massimizzarne i risultati. Basandosi su principi scientifici, insomma e osservazioni pratiche, offre spunti interessanti su come migliorare l’alimentazione e, di conseguenza, il livello di benessere.
Spieghiamo, nel dettaglio. In pratica e stando agli esperti, gli abbinamenti alimentari riescono ad influenzare il modo in cui il nostro corpo metabolizza i nutrienti. Determinano, pertanto, anche il peso corporeo. Per cosa stanno le 5 P? Porzioni, Proteine, Pasti, Percentuali e Pianificazione. Fattori che, singolarmente e/o insieme giocano un ruolo di primo piano nella perdita dei kg in eccesso e nella salute, in generale.
Approfondiamo, allora, ulteriormente.
Il primo aspetto da considerare è la dimensione delle porzioni, che non dovrebbero risultare mai eccessive. Conviene, quindi, allo scopo:
Accorgimenti, questi ultimi, che aiutano a ridurre la probabilità di abbuffate involontarie.
In quanto alle proteine, si tratta di macronutrienti fondamentali, poiché aiutano a costruire e riparare i tessuti muscolari e possiedono un elevato potere saziante. Ecco perché è importante includerne una discreta quantità, in ogni pasto.
A tal proposito:
- Optare per carni magre, pesce, legumi, uova e latticini, a basso contenuto di grassi
- Pianificare pasti che ne includano fonti proteiche, bilanciate con carboidrati complessi e grassi sani
Frequenza e regolarità dei pasti sono, poi, essenziali, dal momento che saltare gli appuntamenti a tavola non fa che rallentare il metabolismo, pregiudicandone la funzionalità. Tra le raccomandazioni, quindi:
- Consumare 5-6 pasti leggeri, nel corso della giornata
- Includere spuntini sani, tra i pasti principali
Così facendo, si mantengono stabili i livelli di energia e si evitano, in contemporanea, i picchi glicemici.
A fronte di ‘quel che va fatto‘, c’è anche l’elenco di quel che, nei comportamenti, bisognerebbe evitare. Alcuni cibi, del resto, se consumati insieme, possono interferire con la digestione o aumentare l’apporto calorico, senza apportare benefici nutrizionali. No, dunque, a:
- Carboidrati semplici (pane bianco o dolci) insieme a grassi saturi (burro o formaggi grassi)
- Proteine e carboidrati semplici (carne e patatine fritte)
- Frutta, con cereali o latticini
E’ preferibile optare, invece, per pollo grigliato, da unire alle verdure o pesce al forno, da sposare con la quinoa. Le bevande? Se zuccherate o alcoliche, rischiano di interferire con quanto sopra.
Lifestyle, riassunto, sano e bilanciato, che rappresenta, in fin dei conti, una regola di vita. Un sistema da seguire, per scelte consapevoli e oculate; foriero, tra l’altro, di risultati, a lungo andare, duraturi e soddisfacenti.
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