Come cambia pelle lo Stile Scandi

Come cambia pelle lo Stile Scandi

Scandinavian, sinonimo di design minimalista, linee essenziali, organiche, intenzionale invenzione dei pionieri dell’arredo Nord Europeo. Alla base, il concetto di Funkis, abbreviazione di funktionalism, espressione di un concetto più ampio di oggettistica funzionale, oltre che esteticamente bella. Una filosofia, nata nel periodo successivo alla Prima guerra mondiale e che ha finito per influenzare la moda, l’alimentazione, la cultura, più in generale, fino a rendersi vero e proprio stile di vita.

IERI

Il termine, coniato dal New York Times negli anni Settanta del Novecento, rappresenta una visione moderna di una estetica, insomma, sobria e volta a stabilire un forte grado di connessione con la Natura circostante, promuovendo un approccio sostenibile, in virtù pure dei materiali di cui si serve: legno, pelle, ceramica… protagonisti di un equilibrio armonico tra forma e ambiente.

Ebbene, oggi si compie un ulteriore passo in avanti e ciò che era reale fin qui si arricchisce del valore aggiunto di finiture artigianali e materiali naturali: Scandi-Scot, tradotto, equivalenza dell’apporto ulteriore fornito dalla Scozia.

OGGI

Il nuovo corso propone, in sintesi, colori vivacissimi e un’idea di casa, intesa alla guisa di spazio da dedicare al comfort. Accidentalismo, che fa strada al “caso”, accostando fra loro tinte e linee apparentemente improbabili, liberandosi dai vincoli della tradizione.

Schiaffi o accenti di vivacità, pensati per ravvivare i lunghi inverni e ritracciare le coordinate di un più contemporaneo senso del benessere e intimità domestica. Praticità, che vuole far rima con accoglienza, dove protagonisti diventano coperte in lana di pecora, candele profumate e sedie dalla confezione avvolgente, concepite per favorire il relax. Fiabe e folklore, pure, si affacciano sulle carte da parati e nei tessuti, intessendosi di motivi botanici e mitologici, che si rivolgono al passato, ispirandosi ma senza rimpiangerlo.

In più, reinterpretazioni che raccontano di uno sguardo volto all’Internazionale, ricco di originalità e ironia e che si fa testimone di un cambiamento che non vuole togliere né aggiungere; bensì rileggere i canoni fin qui scritti, rivisitandoli in una chiave ancora più attuale e aderente al suo tempo.

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