Barozzi: confini di una torta… senza confini

Barozzi: confini di una torta… senza confini

Dire torta al cioccolato – si sa – è semplice e chi di noi non ha provato, almeno in un’occasione, ad eseguirne la preparazione? Magari, con qualche inciampo nel risultato; magari, invece, scoprendosi provetto pasticcere… Fatto sta, esiste, in quel di Vignola, una piccola azienda che, del suo prodotto dolciario, ne ha fatto un vero e proprio must, simbolo della città in cui è nato.

Vanto, per tutti coloro che hanno il piacere di poterlo offrire ad amici e conoscenti.

Così, in un felice matrimonio che vede coinvolti cioccolato fondente, mandorle e arachidi tostate prende vita, di volta in volta, il medesimo gusto indimenticabile creato, a suo tempo, da Eugenio Gollini.

Una ricetta che, negli anni, ha fatto il giro del mondo: “…un incantevole mistero fatto di mille aromi che confondono il palato in una sinfonia di dolcezze”.

Una preparazione, quella ideata dall’abile pasticcere, che prevede una serie di segreti, che non contiene glutine e che si taglia – altra curiosità – rigorosamente capovolta, senza togliere la carta stagnola in cui è avvolta, con un coltello dentellato. Un dolce, tra l’altro, imitato nelle diverse e molteplici riletture e che piace fare in casa, ripercorrendo i passaggi che tanto misurano di tradizione e attenzione verso prodotti e materie prime d’eccellenza.

Storia vuole che l’inventore di cotanta bontà andasse in giro, domandando: “E adesso, che te ne pare?“. Fino al giorno in cui si presentò, custodendo tra le mani una tenera mattonella bruna, dal profumo inconfondibile. Era il 1886 e aveva appena trovato la sua ricetta perfetta…

All’inizio, non si trattava che di una Torta nera. Poi, nel 1907, anno in cui Vignola era intenta a celebrare la ricorrenza del quarto anniversario della nascita del suo illustre cittadino, Jacopo Barozzi, Gollini decise che a quest’ultimo l’avrebbe dedicata.

Così fu e, da allora, sotto i portici del centro storico, in quel di Piazza Garibaldi, si ripercorre l’eredità, frutto della sapienza e del carattere emiliano, fiore all’occhiello del sapere che ha interessato le generazioni passate e che ancora oggi coinvolge i pronipoti di Gollini, intenti a percorrere un cammino diventato oramai consueto ma mai dato per scontato.

TORTA BAROZZI

Ingredienti:

  • 150 gr + 50 gr di zucchero semolato
  • 160 gr di farina di arachidi
  • 40 gr di farina di mandorle non pelate
  • 4 uova
  • 200 gr di burro morbido (a temperat. ambiente) o margarina, come prevede la ricetta originale
  • 150 gr di cioccolato al 61%
  • 15 gr di caffè solubile, sciolto in 2/3 cucchiai di acqua calda
  • 20 gr di cacao in polvere, amaro
  • un pizzico di sale

Procedimento:

Iniziate, mescolando le farine di frutta secca con il cacao amaro e un pizzico di sale.
Fondete il cioccolato a bagnomaria, oppure nel microonde (alla massima potenza, per non più di 20/30 secondi alla volta). Lasciate intiepidire. Poi, aggiungete i tuorli e amalgamate bene, con una spatola.

Nel frattempo, nella planetaria munita di frusta gommata (o piatta o foglia, oppure in una ciotola), montate il burro morbido con i 150 gr di zucchero, fino ad ottenere una massa, bianca e spumosa. Aggiungete al burro il composto di uova e cioccolato e amalgamate, servendovi di una spatola.
Aggiungete il caffè. In ultimo, le farine di frutta secca mescolate con il cacao.

Montate leggermente gli albumi e, appena si coprono di schiuma, aggiungete a pioggia i 50 gr di zucchero. Continuate a montare, fino ad ottenere una bella meringa lucida. Incorporate la meringa un po’ alla volta all’altro composto aiutandovi con una spatola ed eseguendo un movimento dal basso verso l’alto. Versate in una teglia rettangolare foderata con dell’alluminio e cuocete in forno preriscaldato, a 175° C, per 25 minuti circa.

Estraete la teglia e attendete che raffreddi. Quindi, capovolgete la Torta – tipo – Barozzi sul piano di lavoro, senza rimuovere l’alluminio. Sbriciolandosi con molta facilità, risulterà più agevole tagliarla in questo modo, secondo quanto suggerisce la stessa pasticceria Gollini.

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