Tutti i ‘niet’ che l’ultimo DPCM trascina con sé
Nuovo DPCM. Altre regole di cui tener conto. Ci si tira su le maniche, insomma, e si riparte, secondo le indicazioni fornite dal Governo. Abbiamo suddiviso la Penisola come fosse un Arlecchino e, nonostante le festività del Carnevale risultino ancora distanti, ci approntiamo – piuttosto malvolentieri, c’è da sottolineare – ad affrontare le prossime settimane secondo un’ulteriore, stancante lista di direttive.
Cosa si può fare, cosa no… Al di là dei punti noti, quelli stra-ripetuti per voce di tutti i media, rimangono passaggi ‘secondari’ – chiamiamoli pure così – che chiedono comunque una risposta. Andiamo, dunque, ad analizzarli…
Hotel e ristoranti interni
I ristoranti degli alberghi restano aperti per i clienti, anche nelle zone a medio ed alto rischio (arancioni e rosse). Senza limiti di orario, la ristorazione è consentita, qualora la struttura ricettiva non sia fornita del servizio in analisi. In tal caso, il cliente potrà pranzare o cenare tramite asporto o mediante consegna ‘a domicilio’, consumando, sia chiaro, presso il proprio recapito.
I nonni
Possibile, ma fortemente sconsigliata, la consueta visita ai nonni, neppure se si tratta di usarli a sostituti, nell’arco dell’orario lavorativo. Indicazione, questa, estesa a tutte e tre le aree (rossa, gialla e arancione). Gli anziani, non dimentichiamolo, rientrano tra le categorie più esposte. Ammessa, dunque, una sorta di deroga ‘solo’ in caso di reale ed estrema necessità.
Riunioni di condominio
Lecito anche svolgere assemblee condominiali in presenza, sebbene fortemente sconsigliato. Meglio la formula, di gran lunga più sicura, a distanza. Laddove ciò non sia possibile, per lo svolgimento ‘live‘ occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e – ovvio – l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Unanime assemblaggio, lungo l’intero Stivale.
Mercatini di Natale…
… by by, ci si vede l’anno prossimo, se tutto va bene. Vietati su tutto il territorio Nazionale, comprese le zone gialle.
Parenti e amici
Prestare assistenza a chi più ne abbisogna – parente o amico che sia – è ammesso, se in condizione di non autosufficienza. Situazione, la suddetta, che non prevede, pertanto, limiti orari. Nel caso si tratti di persone in là con gli anni o già affette da malattie, va tenuto presente, tuttavia, che si parla di categorie vulnerabili, che vanno prima e più delle altre salvaguardate.
Seconde case
Possibile, infine, raggiungere la seconda casa “se sia la prima sia la seconda si trovino entrambe in un Comune dell’area gialla“. Altrimenti, ci si muove solo per porre rimedio a circostanze “sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni“.
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