Flexitarianismo: questo sì che conviene…
“Caro amico ti scrivo…” per dirti – parafrasando Lucio Dalla – che farsi del bene, fa bene. Vale a dire che, qualora fossimo alla ricerca di un regime alimentare modulato su base vegetale, sostenibile e sempre più responsabile, saremmo sulla ‘retta via’, nel cammino che conduce al ‘Flessitarianismo‘. Parolone, direte voi. In effetti, per quanto suoni complicato, non lo è affatto. Si riassume, sinteticamente, nel concetto di flessibilità. Sapere cambiare e modulare – cioè – le proprie abitudini, a seconda delle circostanze in cui ci imbattiamo.
Ponderare – ad esempio – di praticare un approccio vegetariano in casa, senza tuttavia rinunciare ad una bistecca o ad un hamburger, nel momento in cui ci troviamo a tavola con gli amici.
Abitudine, quella appena descritta, che va acquistando via via maggior credito. Un modo, d’altronde, per alleggerire il proprio ‘carbon footprint‘, ovvero il parametro secondo il quale stabiliamo il nostro peso, in termini di anidride carbonica.
Il flessitariano, in pratica, individua – e, sia ben chiaro, lo fa in maniera spontanea – la soluzione per inquinare meno. Consapevole che l’industria della carne rappresenta la prima responsabile del Climate Change non esclude – comunque – nulla dalla propria dieta, accertandosi che la scelta proteica avvenga, di tanto in tanto, dettata da scelte di qualità. Ma l’arma vincente risiede soprattutto nella poliedricità. Non rinunciare a nulla significa apportare il giusto mix di proteine/vitamine ad un organismo che chiede solamente di venir rispettato.
Dunque spazio, per chi voglia avventurarsi in questa linea comportamentale, ai legumi. Lenticchie e fagioli costituiscono l’eccellenza. Le fibre solubili presenti negli cibi in questione aiutano a ridurre il colesterolo alto; è quindi assolutamente consigliato includerle regolarmente, come parte di una dieta sana.
Noci e pinoli, semi di lino, di sesamo, di girasole… dovrebbero essere altrettanto presenti. Ricche, le prime come gli altri, di grassi polinsaturi sani per il cuore, in grado di contenere il livello del colesterolo e fornire acidi grassi essenziali. Se poi abbinato, il suddetto stile, ad una costante attività fisica, ne risultano ridotti i rischi per il cancro, rispettivamente alla prostata e al seno.
Un’idea in più…
SPAGHETTI AL PESTO DI CAROTE
Ingredienti:
- 350 gr di spaghetti
- 400 gr di carote
- 50 gr di noci
- 50 gr di parmigiano
- Sale q.b.
- Olio Extravergine di oliva, q.b.
- Una manciata di mandorle
- Basilico in foglie
Preparazione:
Peliamo e tagliamo a tocchetti le carote. Inseriamole nel mixer, insieme alla frutta secca: per esser precisi, le noci. Aggiungiamo il formaggio grattugiato, sale, pepe e frulliamo il tutto.
A questo punto, versiamo il pesto in una padella mentre, a parte, avremo fatto bollire l’acqua in un pentola in cui, dopo aver sistemato di sale, verseremo la pasta.
Con la stessa acqua, allunghiamo il pesto, incorporando qualche fogliolina di basilico spezzettata.
Tostiamo, in una seconda padella, le mandorle, in modo che tirino fuori i loro oli essenziali. Fungeranno, queste ultime, a decorazione del piatto.
Una volta cotta, scoliamo la pasta e mantechiamola insieme al resto, mandorle comprese. Impiattiamo, dunque, e serviamo il primo a temperatura.
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