Usanza che vai… scendi e rinuncia
Eh sì che di abitudini, ormai, ce ne siamo dimenticate parecchie. Dalle più banali alle ardimentose, le abbiamo riposte – volente o nolente – nel cassetto dei sogni e lì soggiacciono, silenziose, in attesa… come dire, di riaprire le porte e dar fiato alle trombe.
Malauguratamente, i tempi in cui sentirci ‘liberi’ si prefigurano ancora lontani e, anzi, persino quanto di più scontato continua a farsi punto di domanda. Così è, ad esempio, per i Confratelli incappucciati del Carmine che, sin dal 1700, sono soliti, in occasione della Settimana Santa, ripercorrere i propri riti. Consuetudini, quelle dei ‘Perdoni di Taranto‘ – così come vengono definiti – che, causa Covid, vengono a smarrirsi, almeno per questo 2021.
Niente più pellegrinaggi a piedi scalzi, dunque, che le nuove norme non lo consentono. In data del giovedì Santo, secondo le più recenti prescrizioni, ufficializzate e approvate dall’arcivescovo Filippo Santoro, i cerimoniali si compiranno unicamente all’interno delle Chiese. Niente preghiera agli altari della Reposizione – i cosiddetti Sepolcri – dunque. Ipse dixit.
In sostanza, non ripercorreranno, i nostri, ‘la posta di campagna e la posta di città‘, secondo gli itinerari prestabiliti e non attraverseranno, in coppia e privi di protezioni ai piedi, né vie né vicoli, con la caratteristica andatura – nazzicata – che li ha resi celebri in tutto il mondo.
“Ovviamente, nessun percorso esterno può essere consentito. Tuttavia, i padri spirituali, di intesa con i parroci delle diocesi interessate, potranno prevedere la presenza in Chiesa, senza percorsi pubblici, di alcune coppie di confratelli in abito di rito”. Volontà… ‘superiore’ e si sa bene che la prescrizione all’obbedienza, da queste parti, è cosa dovuta.
L’arcivescovo di Taranto, chiede, altresì che, nel giorno in questione, i partecipanti alle celebrazioni siano ‘contingentati’. E chiarisce che “è proibita ogni forma di pellegrinaggio. Si avvisino i fedeli che ognuno potrà recarsi esclusivamente nella propria parrocchia”.
“Si rispetti l’orario – si raccomanda – in modo che alle 22 tutti siano a casa”.
Au revoir processione dell’Addolorata, bye bye percorso dei Misteri. “Negli orari imposti dal Decreto governativo, i sodalizi che per veneranda tradizione organizzano la processione dell’Addolorata e/o dei Misteri, potranno esporre in Chiesa o il simulacro dell’Addolorata o quelli di Gesù Morto e dell’Addolorata” si specifica; nella sottolineatura che “non è consentita, nella città di Taranto e negli altri Comuni della Diocesi, l’esposizione dei Sacri Misteri”.
La storia, pertanto, si ripete, giacché si procede in questo senso per il secondo anno di seguito. Già in precedenza, su decisione del Prefetto, le liturgie che riguardavano le due confraternite, Carmine e Addolorata, avvennero solo a porte chiuse, trasmesse via streaming. Oggi, si assiste ad una sia pur parziale e ‘limitata’ ripresa. Ma la regola rimane intatta. Abbassare la testa e obbedire, in silenzio, perché così si vuole. Perché così si chiede.
LEGGI ANCHE: Fede: ‘oriented to secularism’
LEGGI ANCHE: Morto Philip Clements, l’ex prete rivoluzionario. A 81 anni aveva sposato un 27enne
Commento all'articolo