Quello scoglio alle vacanze chiamato variante Delta…
Lo sapevamo. Ci attendeva già da un po’, appostata lì dietro l’angolo, ad aspettare che terminassimo di festeggiare, euforici; che riprendessimo coraggio e ci facessimo spavaldi, anche di fronte al pericolo.
E, immancabilmente, è accaduto. Ci conosciamo ma , poi, non riusciamo proprio a fare a meno di dimostrarci per ciò che siamo: eroi? irresponsabili? Non sta a noi stabilirlo e non certo qui.
Di fatto, la variante Delta ha già cominciato la sua inesorabile manovra per destabilizzare gli Italiani. Per un attimo, un brevissimo istante, ci siamo creduti fuori, E invece no. Ci siamo voluti ingannare, in autonomia, per non vedere quel che, invece, appariva evidente. E adesso eccoci, spaventati, di nuovo.
I dati parlano, già, di crollo delle prenotazioni per le vacanze, dopo l’avvertimento della Farnesina sui viaggi all’estero e di fronte al rischio di una nuova stretta, per frenare l’impennata dei contagi nel nostro Paese. Secondo le stime della Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggio e Turismo), nell’ultima settimana si è registrato un calo del 50%, sia per chi era intenzionato a dirigersi all’estero, sia per chi, come meta, aveva l’Italia. Il numero dei connazionali decisi a trascorrere le vacanze oltre confine era già esiguo, rispetto al periodo pre-pandemia. Ma, adesso, date le premesse, si è innescata una brusca frenata delle richieste, accompagnata da un’ondata di cancellazioni. “L’avviso diramato dalla Farnesina ha ingenerato subito grande preoccupazione e ha provocato un forte rallentamento“, nel giro – badate bene – di una sola settimana.
“Tenendo conto che, in questi giorni, gli Italiani stanno decidendo la partenza delle prossime 3-4 settimane, già abbiamo assistito ad un crollo della domanda e le persone hanno deciso di non confermare e di aspettare. Questo, coadiuvato da un insorgere di domande di annullamento perché qualcuno, colto dai timori, ha preferito addirittura cancellare. E si tratta di cancellazioni anche per le settimane centrali di agosto”.
Ca va sans dire… Secondo il presidente Fiavet, “quest’ultimo elemento desta grande preoccupazione. Da un lato, per via di quello che sta succedendo all’estero; dall’altro, perché le ipotesi di far diventare alcune Regioni gialle e il fatto che si stia alzando l’allerta sta spaventando i cittadini, che preferiscono rinunciare ai viaggi”.
Dunque, abbiamo a che fare con un’estate last minute. “In cui – cioè – in base alla situazione si decide“. E chissà dove muoverà il vento nei prossimi giorni. Sappiamo, almeno dal punto di vista meteo, che non promettono nulla di buono, ma questo, paradossalmente, è l’ultimo dei pensieri.
Siamo confinati, ancora una volta, tra quattro mura e non ci fa bene, non aiuta l’economia. Rivorremmo, semplicemente, le nostre tanto amate villeggiature. Quelle che poi le infili nel cassetto, con tutto il loro carico di sogni e aspettative. L’anno dopo, puntuale, le rispolveri, un po’ ingiallite ma non meno autentiche. E ricominci…
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