Così, d’un tratto, Jennifer Lopez divenne ‘cattiva’

Così, d’un tratto, Jennifer Lopez divenne ‘cattiva’

Un essere umano orribile e, d’un tratto, persino una tra le Star più amate si trasforma in una sorta di mostro. Nessuna esitazione, al riguardo, né via di scampo, poiché si sa, i Social agiscono come un giudice, irrevocabilmente severo, perentorio e privo del senso di pietà.

Ecco, allora, che la ‘malcapitata’ di turno indossa – guarda caso – il nome… e i panni di Jennifer Lopez. Cantante, attrice… e via dicendo, sulla cui testa sono, evidentemente, piombate le accuse degli utenti.

Stiamo parlando, nella fattispecie, dell’ultima moda che prevede, appunto, per i naviganti di TikTok e Twitter, un nuovo trend. Ci si racconta, in partica, le disavventure capitate incontrando i personaggi dello spettacolo. “Raccontami quella volta che una celebrità è stata cattiva o maleducata con te“, recita l’invito e, poi, si tesse…

Tanto è bastato, per far scatenare il web e, per la ‘povera’ JLo, sembra che la sentenza sia già stata emessa.

La nostra è accusata, infatti, di essersi negata a tutta una serie di selfie e autografi, nei confronti dei propri followers. Non solo, leggenda vuole, pure, che manifesti atteggiamenti crudeli, persino con i suoi collaboratori.

Un pasticciaccio, insomma. “Ho due storie, che testimoniano quanto JLo sia un orribile essere umano. Numero uno, quando lei ha degli autisti impone loro una regola, subito: non possono guardarla. Non possono, ovviamente, nemmeno parlarle e i suoi bagagli non possono mai toccare il terreno. Se solo una di queste cose dovesse accadere, lei si assicurerà che l’autista di turno sia licenziato. Anche se dovessi guardare nello specchietto retrovisore mentre guidi, lei dirà che stai cercando di guardarla di nascosto e procederà con il farti licenziare. E io dico queste cose perché le so. Mio padre lavora per quell’azienda di autisti. Lui si rifiuta sempre di farle da autista, quando lei viene in città. Questo, perché sa come tratta di m***a gli autisti“. Parola di utente che, certo, non le manda a dire, ma che, pure, non si espone in prima persona.

Evita dimetterci la faccia, ma prosegue. “Seconda storia: lei era con Ben, a Las Vegas, al MGM o, comunque, un altro Casinò. Lui lascia mance alte… Quella sera… a tutti ha dato molti soldi. Lei è subito andata lì, ha chiesto di riaverli indietro e ha dato loro dai 5 ai 10 dollari a testa. Lei è una brutta persona“. 

Cattiva – aggiungiamo – cattivissima! E ci ritorna, nel frattempo, alla mente la volta in cui Brignano, il nostro Brignano, tacciato anch’egli di un brutto carattere, rifiutò di rilasciare il suo autografo ad un signore che gli si era avvicinato. Peccato – questo il fan non l’aveva notato – che si trovasse in ospedale, in quel preciso momento, in ansia per un parente malato.

Serve aggiungere altro?

Forse sì. Forse bisognerebbe – e con ciò chiudiamo – alle volte, tacere e soprattutto riflettere. Prima di trarre qualsiasi tipo di conclusione, sarebbe il caso di informarsi. Così, tanto per poi poter esprimere, sulla valutazione di fatti e persone, un giudizio autonomo, ragionato, scevro da pregiudizi, non manipolato, né manipolabile. Ma no, il pubblico ha fame e poco importa del resto. Sia quel che sia.

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