Leggende… da Star
Curiosità, aneddoti… insomma, storie da raccontare; chi non ne ha? A maggior ragione, quando si tratta di personalità ‘complicate’. Divi o divine, saliti alla ribalta e vissuti all’insegna del sensazionale. Esistenze al limite, affascinanti ma, al tempo stesso, pericolose che hanno tanto, in ogni caso, da insegnarci…
- Partiamo, allora, da Jim Morrison. Sul suo conto se ne dicono davvero tante ma, in questa circostanza, ci soffermiamo sul fatto che, nonostante i lauti guadagni, il frontman dei Doors non avesse un posto fisso in cui dimorare. Un senza tetto o meglio, un fare zingaresco, in giro per il mondo, spesso dormendo in alberghi di pessima qualità. Si racconta che il nostro avesse una stanza riservata al Tropicana Motel di Los Angeles, un edificio, in prossimità di uno strip club e di un locale per omosessuali. Altre volte, pare preferisse riposare direttamente… sotto le stelle, in quel di Venice Beach
- Se tanto ci dà tanto, perché non citare la volta in cui fu Janis Joplin a spaccargli una bottiglia in testa? Un escamotage, da parte della cantautrice, per difendersi (erano entrambi ubriachi) dalle avance – evidentemente insistenti – dell’altro. Fine del liquore, non altrettanto dei tentativi. Il giorno successivo fu ancora Morrison a far chiamare la donna di cui era invaghito, dal proprio agente. Nulla da fare. Non ci fu verso di convincerla ad intraprendere una relazione.
- Cosa dire, poi, dei Nirvana? Sentite questa: in occasione della festa per il lancio del celebre album Nevermind, Kurt Cobain & Co. cominciarono a… giocare con il cibo. Se lo lanciavano, a vicenda e a più riprese. Fatto sta, furono cacciati dall’evento promozionale, non senza vendicarsi, tuttavia. C’è chi racconta, quella stessa sera, di aver visto il cantante lanciare uova contro le automobili degli invitati
- Springsteen era un grandissimo fan di Elvis… e fin qui. Lo testimonia, per gli scettici, il fatto che, sulla copertina dell’album Born To Run, indossasse – ci avevate fatto caso? – una spilla del fan club del Re del Rock, con sede a New York. Ebbene, c’è dell’altro. Pare, infatti, che una notte, il nostro abbia tentato un’effrazione nella villa dell’altro, nella località di Memphis. Sfortunatamente, venne bloccato da una guardia
- Questa, poi, fa addirittura male… pochi sanno, infatti, in merito al mitico Presley, che non era l’autore dei suoi brani. Al suo indirizzo lavorava un team pronto a supportarlo, nonostante il talento del nostro, capace di scrivere romantiche poesie, fosse risaputo
- Qui si viene all’eterno dubbio: Beatles?…o meglio Rolling Stones? L’annosa questione è pressoché amletica, eppure esiste un particolare, che potrebbe toglierci dall’impasse. Avete presente il brano: I Wanna be your Man? La canzone, prima hit di Jagger e affiliati, era stata scritta, a due mani, da John Lennon e Paul McCartney, nel 1963. Un regalo, secondo il racconto, avvenuto all’interno di un taxi, in un giorno qualunque, durante un incontro fortuito per le strade Londra…
- Altro mistero irrisolto, quello che riguarda il significato di Hotel California. Il brano è considerato, a furor di popolo, una critica all’industria musicale. Tuttavia, Don Felder affermò di aver tratto ispirazione, nel comporlo, da una persona che aveva segnato la sua vita privata. Una ragazza italiana – si racconta – estremamente misteriosa e c’è pure chi sostiene che, nel pezzo, si nascondano riferimenti satanici
- Cortesie… per gli ospiti! Parliamo, cioè, di Tearjerker e Transcending. I Red Hot Chili Peppers erano legati a tal punto ai due artisti, Kurt Cobain e River Phoenix, scomparsi in giovane età, da dedicare loro i due brani. In particolare, pare che Flea, bassista della band, fosse all’interno dell’ambulanza la sera in cui River morì, per overdose
- E’ stato insignito di tutto… o quasi. Candidato al Nobel per la pace, inserito nella lista delle 100 persone più influenti del mondo della musica. Nel 2005 Bono Vox, frontman degli U2 ha ottenuto, con Bill e Melinda Gates, il riconoscimento di Persona dell’anno. Una carriera incredibile, del resto, la sua, considerando anche le candidature agli Oscar, ai Golden Globe, ai Grammy. Non solo: Il 29 marzo 2007, l’irlandese ha ricevuto financo il titolo di Sir, dalla regina Elisabetta II.
- Differente è la sorte, per Steven Tyler. Si narra che il 10 giugno del 1993 gli Aerosmith fossero in viaggio, in concomitanza di un loro tour. Ad un tratto, radio accesa, cominciarono a risuonare nell’aria le celebri note di Dream On. Ebbene, il cantante riuscì a dire a Joe Perry – altro componente della band – che quella canzone era bellissima e avrebbero dovuto senza dubbio realizzarne una cover. Intervenne, allora, Tom Hamilton, a ricordare al collega che si trattava di un loro brano, eseguito – ironia della sorte – proprio la sera precedente, durante un concerto
- Chiudiamo la carrellata dei famosi, niente di meno che parlandovi dei Coldplay. Fu il produttore, Brian Eno, a consigliare al gruppo di servirsi, nel comporre, dell’ipnosi. Dunque, in fase di registrazione dell’album Viva la Vida or Death and All His Friends, Chris Martin e i suoi pare si siano avvalsi della tecnica; peraltro, con evidente successo
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