Scarpe, scarpe delle mie brame…
…a descrivere, in quest’ennesima occasione, chi sia ‘la più bella del reame!‘. Già, perché la prossima stagione 2023/24 si presenta, già agli esordi, carica di promesse. Intenzionata a divertire e stupire chi indossa, come chi guarda.
Dunque, l’autunno si apre con tanto… bianco e nero. Stivali, nell’accezione, personalizzati con filo spinato, realizzato con pelle intrecciata; mentre la tendenza al minimalismo rispolvera l’utilizzo della pelle vinilica, tocco irriverente, per look che rimangono basic.
Si esce con indosso un paio di mocassini spaiati e c’è, addirittura, chi ha la sfrontatezza di presentarsi in giro con un paio di uova colanti dalla punta di gros grain. Verità o fantasia? Chiamiamola, se non arte, almeno ironia, a spezzare il tasso di monotonia che comprende il quotidiano.
Gli stivali, lo accennavamo, rimangono cuissardes; diventano, anzi, nella maggior parte dei casi, leggins boots, realizzati in maglia. Ispirazioni che, spesso, traggono spunto dall’800. Tacco a rocchetta e tagli alla Moulin Rouge imperversano sulle passerelle, vero argomento rétro.
Tornano, in contemporanea, anche le ballerine ultra flat e, insieme, i sabot ‘a zampa di animale’, destinati a diventare, con tutta probabilità, iconici. E c’è chi riporta in auge perfino i classici stivali da equitazione, abbinandoli, tuttavia – e qui risiede la novità – a gonne ampie ed abiti preziosi.
Prada lancia le ballerine origami, bianche e colorate, nella variante pop. E ricompaiono anche i modelli a punta, revival dalla risoluzione ‘arricciata’, o affilata, a seconda delle circostanze, con tanto di ‘tacco a morso‘.
Vogliamo, poi, parlare del ‘tocco di pelo‘ e delle nuove zeppe slim? Assottigliate nelle linee, garantiscono comfort, senza lesinare sull’estetica.
Ancora: Ferragamo si fa strada con il suo sandalo dorato, sorta di pezzo da collezione. Accanto, slingback di vernice rossa, stivaletti con le ghette incorporate, décolleté con maxi-fiocco e stivali cargo, attrezzati di tasche e zip o Rockstud, appositamente e scientemente extra-long, preludio ad un universo da vivere ed interpretare, all’insegna di estro ed allegria, non prescindendo neppure un istante dal gusto.
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